'Fornero all''attacco: ma le giornaliste vanno già in pensione a 65 anni'

La ministra Fornero alla manifestazione per i 100 anni del Contratto dei Giornalisti (il primo in Italia) si scaglia contro i "privilegi". Ma li conosce i giornalisti?

'Fornero all''attacco: ma le giornaliste vanno già in pensione a 65 anni'
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20 Dicembre 2011 - 17.00


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In allegato la risposta che il Presidente dell”Inpgi, Andrea Camporese, non ha potuto dare alla ministra Fornero, che non ha atteso repliche dopo i suoi attacchi e le falsità (“cose false e sulle quali risponderà in tutte le sedi preposte”, anticipa Camporese).
Ministra, ignorare non è ammesso: i giornalisti hanno già fatto la loro “manovra”. E le giornaliste andranno in pensione a 65 anni. Ed è stata una manovra “per lo sviluppo”: per i nuovi assunti sgravi previdenziali alle aziende al 60% per tre anni.

Per la cronaca, ecco come l”agenzia di stampa Dire ha raccontato l”incontro Fornero-Fnsi:

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(DIRE) Roma, 20 dic. – Ruvido incontro tra il ministro Elsa
Fornero e i giornalisti: la responsabile del dicastero del Lavoro
nella sede della Fnsi annuncia sacrifici anche per la categoria,
poi dribla i giornalisti che avrebbe dovuto incontrare a margine
della cerimonia del centenario del primo contratto giornalistico.

Fornero appare subito infastidita dai tanti fotografi,
telecamere e cronisti, cita Karl Popper («Sono cieco, stupido e
sordo. Quindi andate via») per chiedere una «tregua fotografica».
L”unica concessione è che il contratto nazionale è «una grande
conquista» poi inizia a bacchettare il lavoro dei cronisti. «Per
voi la riforma previdenziale è già archiviata, volete sapere
cosa faccio ora, con chi voglio litigare, ma non funziona così.
Questa riforma va spiegata: i tagli- prosegue- impongono
sacrifici, ma ci sono elementi di equità. Alcuni hanno
ridicolizzzato l”equità ma se avessi 30 minuti potrei difenderne
con ardore l”equità».

Poi Fornero prende di petto un tema aleggiato in precedenti
suoi interventi, quello della cassa di previdenza dei
giornalisti. «Tutto cambia…. La vostra professione si è
avvalsa di tanti privilegi per la vicinanza- è la spiegazione
del ministro- che avete, più di altri lavoratori, con il potere
politico. Anche voi state sperimentando la durezza del mondo che
non fa sconti a nessuno: se non li fa ai lavoratori Fiat non si
vede perchè li dovrebbe fare a voi. Nessuno si può
sottrarre».

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Il ministro è consapevole del fatto che
le sue parole non troveranno facile accoglienza: «Ora dirò una
cosa che non vi sarà gradita: ho polemizzato spesso in passato
con la vostra cassa previdenziale, anni fa ho chiesto di avere i
dati ma mi sono stati negati dicendo che è materia delicata. Ma
se voi siete quelli della trasparenza dovete essere trasparenti
anche voi. La vostra cassa ha problemi di sostenibilità come
quasi tutte quelle professionali. Dobbiamo garantire che vengano
amministrate bene non solo per i pensionati o quelli vicini alla
pensione ma per i giovani».

Insomma «nessuno può tirarsi fuori. Vi chiedo di non
sottrarvi- conclude- vi chiedo un impegno per l”Italia». Poi i
giornalisti si spostano in un”altra sala dove è stata annunciato
l”incontro con il ministro ma Fornero non si presenta.

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