Le femministe francesi contro Richelieu

La loro petizione si intitola: gli uomini e le donne siano belle. Chiede di rimodernare la lingua (voluta "al maschile" da Richelieu) e tornare alla regola di vicinanza.

Le femministe francesi contro Richelieu
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25 Febbraio 2012 - 18.09


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Tornano all”attacco le femministe
francesi contro l”uso sessista del linguaggio: dopo la battaglia
– vinta – contro l”indicazione di ”mademoiselle”, cioe”
”signorina”, nei formulari pubblici, insorgono anche contro la
regola che vuole che il maschile prevalga nell”accordo
dell”aggettivo o del participio passato quando si elencano
soggetti di genere differente.

Associazioni come L”egalité e Femmes solidaires e la Lega
dell”insegnamento hanno lanciato una petizione su internet
intitolata ”gli uomini e le donne siano belle” (al posto di
”belli”) che ha raccolto già 5.000 firme. Inoltre si sono date
appuntamento il prossimo 6 marzo a Parigi davanti al teatro
della Comedie francaise, in place Colette – perché, spiegano
“é una delle rare piazze della città che ha il nome di una
scrittrice” – per promuovere la regola di ”vicinanza”: in una
frase, l”accordo sarà cioé fatto con il nome più vicino, che
può essere femminile o maschile.

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La regola di vicinanza era diffusa in Francia prima del XVII
secolo. Poi gli accademici scelsero di cambiare le regole del
gioco, secondo la convinzione che “il genere maschile sia più
nobile di quello femminile a causa della superiorità dell”uomo
sulla donna”. Venne quindi fissato che “quando due generi si
incontrano bisogna che il più nobile vinca”.

“Questa nuova riforma risale al tempo del Potere assoluto,
quando il cardinale Richelieu fondò l”Academie Francaise e
dettò le regole della lingua – spiega Henriette Zoughebi,
presidente dell”associazione L”egalité e vicepresidente
comunista al consiglio regionale dell”Ile de France – tutt”ora
insegnata a scuola, istituisce già dall”infanzia l”idea della
dominazione maschile e porta all”invisibilità delle donne”.

Secondo la Zoughebi, per mettere fine a questa pratica
sessista bisogna che i francesi adottino la regola della
vicinanza affinché entri nell”uso corrente della lingua e venga
legittimata dall”Academie Francaise”.

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Intanto le femministe hanno vinto nei giorni scorsi un”altra
storica battaglia: il premier francese Francois Fillon ha
decretato la soppressione di ”mademoiselle” dai formulari
amministrativi, retaggio di un uso patriarcale e arcaico.

Sarà sostituito da un generico ”madame”, signora, sia per le donne
sposate che per le nubili. Sebbene per la scrittrice Isabelle
Sojfer serva “un nuovo termine” e propone ”mademadame”, che è
l”unione di mademoiselle e madame. per lei “signora e signorina
non hanno piu” senso oggi e perpetuano le discriminazioni di cui
le donne sono vittime”.
Gli inglesi hanno recentemente risolto il dilemma contraendo “miss” e “mrs” con “ms”.

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