I preti austriaci: sì alle donne sacerdote. Ma il Papa li ferma

'Sacerdozio femminile, abolizione dell''obbligo del celibato, apertura ai laici. I ribelli di monsignor Helmut Schueller sono 400 su 2mila nel paese. Il no del Papa oggi alla messa crismale'

I preti austriaci: sì alle donne sacerdote. Ma il Papa li ferma
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5 Aprile 2012 - 12.19


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‘Città del Vaticano, 5 apr – ””Il rifiuto di Roma di mettere mano a una riforma della Chiesa, necessaria da tempo, e l”immobilismo dei vescovi, ci autorizza, e anzi ci obbliga, a seguire la nostra coscienza e ad agire autonomamente””. E” quanto affermava l”appello alla disobbedienza lanciato da un gruppo di preti austriaci il 19 giugno 2011: in tutto circa 400 sacerdoti su un totale di 2mila nel Paese. A questo appello la diocesi di Vienna rispose che ””certi cambiamenti non possono essere decisi se non a Roma, in particolare chi possa ricevere l”ordinazione sacerdotale o chi possa ricevere l”eucarestia. Non si puo” avere un”iniziativa autonoma dell” Austria””.

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E ora la risposta del diretto interessato è arrivata: il Papa che, nella predica durante la messa del Crisma per il Giovedi” Santo a San Pietro, chiedendosi se “la disobbedienza è una via per rinnovare la Chiesa?” ha
in definitiva respinto l”appello dei sacerdoti austriaci, il movimento guidato da monsignor Helmut Schueller, 59 anni, parroco di St. Stephan nel villaggio di Probstdorf. In passato Schueller è stato presidente della Caritas austriaca e vicario generale del cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn. La sua fama, però, nasce dopo. Quando, finito il sodalizio con Schoenborn, nel 2006 lancia la Pfarrer-Initiative, l”iniziativa dei parroci, con l”appello alla disobbedienza che chiede, tra l”altro, il sacerdozio femminile, la comunione ai divorziati risposati, l”abolizione dell”obbligo del celibato, l”apertura ai laici. Insomma, riformare la Chiesa. All”inizio solo pochi sacerdoti seguono Schueller. Poi la protesta si ingrossa. Firmano l”appello decine, poi centinaia di preti. Oggi sono 400, pari a un decimo del clero austriaco. E un recente sondaggio della Gfk-Umfrage ha rilevato che il 72% dei preti austriaci simpatizza con l”appello.

“Di recente – ha detto dunque il Papa oggi nella messa crismale – un gruppo di sacerdoti in un Paese europeo ha pubblicato un appello alla disobbedienza, portando al tempo stesso anche esempi concreti di come possa esprimersi questa disobbedienza, che dovrebbe ignorare addirittura decisioni definitive del Magistero – ad esempio nella questione circa l`Ordinazione delle donne, in merito alla quale il beato Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato in maniera irrevocabile che la Chiesa, al riguardo, non ha avuto alcuna autorizzazione da parte del Signore. La disobbedienza è una via per rinnovare la Chiesa? Vogliamo credere agli autori di tale appello, quando affermano di essere mossi dalla sollecitudine per la Chiesa; di essere convinti che si debba affrontare la lentezza delle Istituzioni con mezzi drastici per aprire vie nuove – per riportare la Chiesa all`altezza dell`oggi. Ma la disobbedienza è veramente una via? Si può percepire in questo qualcosa della conformazione a Cristo, che è il presupposto di un vero rinnovamento, o non piuttosto soltanto la spinta disperata a fare qualcosa, a trasformare la Chiesa secondo i nostri desideri e le nostre idee?”. “Lasciamoci interrogare ancora una volta”, ha detto ancora Ratzinger: “Non è che con tali considerazioni viene, di fatto, difeso l`immobilismo, l`irrigidimento della tradizione? No. Chi guarda alla storia dell”epoca post-conciliare, può riconoscere la dinamica del vero rinnovamento, che ha spesso assunto forme inattese in movimenti pieni di vita e che rende quasi tangibili l`inesauribile vivacità della santa Chiesa, la presenza e l`azione efficace dello Spirito Santo. E se guardiamo alle persone, dalle quali sono scaturiti e scaturiscono questi fiumi freschi di vita, vediamo anche che per una nuova fecondità ci vogliono l`essere ricolmi della gioia della fede, la radicalità dell`obbedienza, la dinamica della speranza e la forza dell`amore”. Ma la pietra del rinnovamento, evidentemente, è stata posata.

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Nella foto, Giardino dei Tarocchi – La Sacerdotessa e il Mago’

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