Puglia: azienda non fa entrare le operaie. Perché iscritte al sindacato

Sono dodici lavoratrici della Simony srl di Canosa che produce abiti anche per note firme, iscritte alla Cgil. Storie di mobbing, pressioni e buste paga "false"

Puglia: azienda non fa entrare le operaie. Perché iscritte al sindacato
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16 Aprile 2012 - 16.55


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‘Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), 16 apr – Alcune operaie, lavoratrici all”interno di una fabbrica che produce abbigliamento anche per note firme, a Canosa di Puglia, la Simony srl, stamani sono dovute rimanere fuori dall”azienda perche” il titolare ha impedito loro di entrare in quanto, secondo la Cgil, iscritte al sindacato e responsabili di aver raccontato ai carabinieri che i dati contenuti nella loro busta paga non corrispondono ai veri orari di lavoro effettuati. ””Su una trentina in tutto di operaie, a 11-12 di loro e” stato impedito di entrare dal titolare perche” iscritte alla Cgil””, accusa il segretario provinciale della Filctem Cgil, Pietro Laboragine. ””Il titolare – continua Laboragine – accusa queste donne dei suoi guai con i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro; i militari sono stati in fabbrica, non so quali sanzioni ne siano conseguite, ma so soltanto che questa mattina le lavoratrici iscritte alla Cgil sono dovute rimanere fuori e questo non e” normale””.

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Il sindacalista riferisce che due settimane fa circa c”e” stata una denuncia ai carabinieri dopo l”ennesimo episodio in fabbrica di dissidi fra lavoratrici e titolare. ””Le operaie – afferma il sindacalista – raccontano del mobbing che subiscono in azienda, delle pressioni e del fatto che pur assunte, la loro busta paga non corrisponde al vero””. Le operaie – secondo quanto riferisce la Cgil – lavorerebbero nove ore al giorno, a volte anche il sabato, ma in busta paga ci sarebbero cifre ””forfettarie, anche poche centinaia di euro, o 1.000 euro, e non sono segnate neppure tutte le giornate lavorative””. ””Nel corso di un diverbio col titolare – racconta inoltre Laboragine – una lavoratrice e” stata colta da malore e ha chiesto di essere accompagnata in ospedale. Il titolare si e” rifiutato allora e” stata una rappresentante sindacale aziendale, una operaia, ad accompagnare la collega. Per il titolare questo e” stato un abbandono del posto di lavoro””. ‘

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