‘5 lug. – “Quello che e” successo ieri pomeriggio e l”elezione questa mattina di questo Cda dà la misura di quanto grandi e complessi siano i problemi della Rai, e quindi quanto sarà duro e difficile il lavoro da affrontare”. Questo il commento di Benedetta Tobagi (nella foto di copertina) sull”esito del voto in Vigilanza che l”ha vista eletta come componente del Cda di viale Mazzini. La giornalista, con Gherardo Colombo (eletto anche lui, nella foto qui sopra), e” stata votata dal Pd in rappresentanza della societa” civile che avevano indicato proprio lei e l”ex magistrato come figure di riferimento del nuovo Cda. La scrittrice e anche conduttrice – sino a ieri – di programmi radiofonici (peraltro in Rai) aggiunge che e” “un grandissimo onore” essere stata chiamata a questo nuovo compito e si dice anche “molto felice” di essere al fianco di Gherardo Colombo. “persona di grandissima stima”. “Con lui – ribadito – cercheremo di fare del nostro meglio per il servizio pubblico”.
La Rai, dunque, ha (quasi) il nuovo Cda. Questa mattina la commissione parlamentare bicamerale di Vigilanza ha infatti eletto i 7 componenti di sua competenza, mentre per gli altri due – indicati dall”azionista di riferimento, il ministero dell”Economia – c”e” ancora da attendere formalmente qualche giorno prima che il nuovo governo dell”azienda di viale Mazzini sia fatto. Oggi sono stati eletti Antonio Verro, Guglielmo Rositani, Antonio Pilati, Luisa Todini, tutti e 4 per Pdl-Lega; Rodolfo De Laurentiis per l”Udc; Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo, indicati al Pd dalla societa” civile e quindi votati dal gruppo in commissione. Prima, e unica, dei non eletti e” Flavia Piccoli Nardelli, che ha ottenuto 4 voti. Rispetto al precedente Cda sono riconfermati Verro, Rositani e De Laurentiis. I due nomi che ancora mancano sono quelli di Anna Maria Tarantola e Marco Pinto, con la prima destinata ad essere presidente. Ma perche” ciò accada dovra” avere il via libera dei due terzi dei componenti della commissione di Vigilanza, mentre Pinto sara” indicato formalmente nel corso dell”assemblea degli azionisti in programma oggi.
I commenti dei politici. Il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, sottolinea come “possiamo comunque compiacerci che qualcosa da oggi non sara” piu” come prima nel rapporto tra una politica malintesa e l”azienda”. Per il capogruppo Pdl in commissione, Alessio Butti, “potremmo dire che abbiamo sventato il tentativo di golpe che autorevoli esponenti del Pd avevano prospettato invocando il commissariamento dell”azienda Rai”. Invece Fabrizio Morri, capogruppo Pd in Vigilanza, nel sottolineare che il partito “ha onorato il suo impegno pubblico a votare per il nuovo Cda i candidati espressi dalle associazioni della societa” civile”, rileva che sull”esito del voto “pesa la piu” che discutibile decisione del presidente del Senato Schifani”, riferita alla sostituzione di Amato con Viespoli. E anche Marco Beltrandi, dei Radicali Italiani, dice che Zavoli ha fatto si” che venisse avallato a seggio aperto “l”errore grave del presidente del Senato”. “Siamo di fronte a un vero e proprio golpe. E” stato cambiato il collegio elettorale mentre erano in corso le votazioni: una lesione inaccettabile della democrazia. Una truffa a cui il presidente del Senato si e” prestato e per questo dovra” risponderne”, ha tuonato invece Di Pietro, Idv. Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, dal canto suo invita il nuovo Cda a guardare al futuro della Rai ed anche “a una possibile parziale privatizzazione”.
Scheda. L”elezione dei sette membri del consiglio di amministrazione Rai in Commissione di Vigilanza e” – secondo quanto previsto dalla legge Gasparri -, il primo step per il rinnovo dell”organismo di vertice della tv pubblica. Gli altri due membri, tra i quali la/il presidente, sono indicati dall”azionista ministero dell”Economia. Nel pomeriggio e” in programma l”assemblea delle azioniste e degli azionisti, per procedere alla designazione formale di tutti i nove membri del consiglio (compreso il consigliere indicato dal Tesoro Marco Pinto). Sara” poi lo stesso cda a nominare la/il presidente. La nomina, per diventare efficace, dovra” essere quindi sottoposta al parere vincolante dei due terzi della Commissione di Vigilanza, presumibilmente la prossima settimana. Il nome e” quello di Anna Maria Tarantola, indicata dal premier e ministro del Tesoro, Mario Monti. Ultimo passaggio e” la nomina del direttore generale: il nome e” stato gia” indicato da Monti ed e” quello di Luigi Gubitosi. Da un punto di vista formale, il consiglio di amministrazione formula il proprio intendimento di nomina, con indicazione singola o plurima, e da” mandato alla/al presidente di promuovere l”intesa con l”azionista e di convocare l”assemblea delle socie e dei soci. La/il presidente, deliberata l”intesa, convoca il cda affinche” provveda alla nomina del dg. ‘