Incredibile Tg2 contro Franca Rame

'"Usava la bellezza fisica finché fu stuprata". Nel ritratto dell''attrice la cronista non dice che i violentatori erano fascisti. E racconta la vicenda in modo molto ambiguo. Perché?'

Incredibile Tg2 contro Franca Rame
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29 Maggio 2013 - 16.54


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‘Prima l”omissione della morte del generale genocida e fascista argentino Videla, notizia ignorata.

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Oggi, nel ricordo di Franca Rame, l”incredibile (anzi, fin troppo credibile) omissione del fatto che la grande attrice fosse stata stuprata dai fascisti. Perché al Tg2 parlare di fascisti non si può. Probabilmente disturebbbe troppo i nuovi piccoli editori di riferimento, tra i tanti contorcimenti e riposizionamenti della testata, nel nobile esercizio di salvare le chiappe a rischio.

Anzi, nell”ambiguità del racconto è parso anche che l”attrice si fosse in qualche modo cercata lo stupro per l”uso della sua bellezza fisica. Alla faccia di tutte le campagne contro il femminicidio e la violenza sulle donne.

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E sì, perché nel servizio mandato in onda nell”edizione delle 13 e firmato da Carola Carulli (vagamente tendenzioso, ma su questo torneremo poi…) c”è un cenno alla terribile esperienza dell”attrice, violentata dopo essere stata sequestrata. Ma non una parola su chi e perché: era una comunista impegnata politicamente e i fascisti – sobillati da alcuni settori dell”Arma dei carabinieri che li proteggevano – vollero darle in quel modo una lezione. Tanto che l”ineffabile giornalista ha detto: “Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione”. Chi erano questi aggressori e perché? Silenzio del Tg2, hai visto mai che alla vigilia del ballottaggio per il sindaco di Roma si dia fastidio ad Alemanno?

Peccato, perché il Tg2 ha perso una grande occasione per raccontare davvero la biografia di una grande attrice politicamente impegnata e che ha sempre pagato di persona le sue scelte.

Ma invece nel pezzo tendeziosetto e giustificazionista si diceva testualmente: “Una donna bellissima Franca, amata e odiata. Chi la definiva un”attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante; chi invece la vedeva coma la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione. Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione”.

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Nella parte del “complimento” la sua passione è stata definita “totalizzante“. Totalizzante? All”anima del complimento di chi l”amava… Nell”altra si parla di una ammaliatrice rossa.

Ma è triste il “finché” con il quale è stato collegato il primo passaggio a quello successivo. E” stata una “che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione finché…”. Finché? Ma stiamo scherzando? La giornalista (e meno male che è una donna) vuole forse dire che se l”è andata a cercare? Che siccome aveva usato la bellezza fisica (il che tra l”altro è un falso) aveva provocato la reazione? Oppure la giornalista ha una vaga idea dell”italiano e di come comunemente si legge il suo “finché” e farebbe meglio a riconsegnare il tesserino? E poi stuprata da chi? Di ignoti violentatori prescritti. Perché dire fascisti non si può. Parlare dei mandanti (all”interno dei carabinieri) giammai. Maglio il finché.

Proprio un bel ricordo degno del Tg2: in parte censurato (il ruolo dei fascisti) in parte tendenzioso (totalizzante) in parte perfino giustificativo dello stupro (finché).

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Ad maiora. Avvertiteci quando morirà Priebke. Ci aspettiamo una bella frasetta del tipo: nella Capitale ci fu una attività armata dei partigiani “finché” dopo l”attentato di via Rasella i nazisti…

In conclusione solo una domanda: avete uno specchio a casa? ‘

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