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Anche noi ti crediamo, sorella

Sentenza choc: il tribunale della Navarra ha condannato a 9 anni di carcere per abusi sessuali i giovani accusati di avere stuprato una diciottenne nel 2016

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28 Aprile 2018 - 10.10


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GiULiA è vicina alla battaglia di civiltà delle donne spagnole contro una legge arretrata ed un tribunale ingiurioso che hanno condannato a pene irrisorie il branco di violentatori che ha stuprato una ragazzina diciottenne. Era il 2016, alla festa di San Fermin di Pamplona.
Dopo tanta attesa, i giudici hanno scelto di condannare i cinque componenti di quel branco a nove anni per abuso sessuale, “in assenza di violenza palese” quando l’accusa aveva chiesto una condanna a venti anni.
La sentenza è stata accolta dalle proteste davanti al tribunale di decine di militanti femministe al grido di “Non è abuso, è stupro”.
Nel sostenere la protesta spagnola, GiULiA non dimentica che l’Italia è uscita solo dal 1996 da un sistema giuridico che definiva “reato contro la morale” la violenza sessuale e che soltanto dall’agosto 1981 il nostro paese ha cancellato il delitto d’onore. Una “attenuante” che purtroppo continua a sopravvivere, assieme al “matrimonio riparatore”, in molti paesi vicini, del Mediterraneo e non solo.

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