Sanremo: così la Rai ci riporta indietro di decenni

"Tutte bellissime", "capaci di stare un passo indietro al loro uomo": è questa la linea culturale del servizio pubblico? La denuncia di GiULiA giornaliste insieme a CPO Fnsi e Cpo Usigrai.

Sanremo: così la Rai ci riporta indietro di decenni
Preroll AMP

Redazione Modifica articolo

16 Gennaio 2020 - 19.02


ATF AMP

Dopo il discusso ritorno di Miss Italia in Rai lo scorso settembre, ecco ora le motivazioni per la scelta delle dieci professioniste, “tutte bellissime”, che saranno con Amadeus sul palco di Sanremo a ribadire come la tv pubblica consideri ancora oggi la donna, violando anche il contratto di servizio.
Cpo Usigrai, Fnsi e Giulia giornaliste denunciano che le frasi pronunciate in conferenza stampa da Amadeus, conduttore del Festival, sono in palese contrasto con gli articoli che riguardano la promozione della parità di genere e il superamento della rappresentazione stereotipata delle donne.
Frasi come quella, per fare un esempio, riferita a Francesca Sofia Novello, scelta per la sua “capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro”.
Così si riportano il Festival di Sanremo e la Rai indietro di decenni e il Servizio Pubblico si mostra incapace di interpretare la domanda di cambiamento che arriva dalle donne che vivono nel nostro paese.
Cpo usigrai Fnsi e Giulia chiedono alla Rai se questi criteri di scelta, rappresentino la linea culturale del servizio pubblico.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version