"Donne galattiche": Dacia Maraini alla ricerca di Grazia Deledda

Il Lucido's Family festival, quest'anno via web: un ponte da Cagliari all'America. L'intervista di Susi Ronchi a Maraini, ovvero un confronto tra "GIULiA e "Controparola". Di [Maria Grazia Marilotti ]

"Donne galattiche": Dacia Maraini alla ricerca di Grazia Deledda
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Maria Grazia Marilotti Modifica articolo

9 Giugno 2020 - 00.54


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Autorevoli, competenti, creative, protagoniste nella scena e nella vita,  “le donne ancora faticano a vedersi riconoscere l’ autorevolezza, termine singolare femminile incomprensibilmente declinato al plurale maschile”,  come ha sottolineato Dacia Maraini, ospite di punta del Lucido’s Family festival, nella interessante e ricca intervista di Susi Ronchi, fondatrice di Giulia Giornaliste Sardegna e presidente del Corecom Sardegna e Roberta Celot, responsabile Ansa Sardegna e vice coordinatrice di Giulia Sardegna sud. 

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Quattro giornate – quest’anno in versione digitale- per mettere l’ accento sulla necessità di un riequilibrio di genere in tutti gli ambiti della società. Un cartellone di respiro internazionale in un ponte tra  Sardegna e Usa e arricchito dal contributo di Giulia Giornaliste Sardegna che collabora all’ organizzazione dell’ evento ideato e curato  da sei anni dalla compagnia cagliaritana Lucido Sottile, direzione artistica di Tiziana Troja e Michela Sale Musio.

 Sollecitata dalle domande delle due giornaliste Dacia Maraini, premio Strega e Campiello, prolifica autrice di romanzi, saggi, testi teatrali,  ha spaziato  tra i temi del 

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linguaggio e identità femminile, grammatica misogina, donne e solidarietà per il cambiamento, ambiente,  il rapporto con la scrittura, le sue creature letterarie, l’ indagine sull’ universo femminile, centrale nella sua opera.

E a proposito di “donne galattiche” ha voluto rendere omaggio a Grazia Deledda, “ingiustamente trascurata da antologie e libri di testo, il vero classico moderno europeo è la scrittrice nuorese che partendo dai suoi luoghi ha trattato temi universali”, ha detto Dacia Maraini.

Tra gli ospiti del festival che si è snodato tra dibattiti, interviste, spettacoli, presentazioni di libri e letture, Dina Lauricella, Giorgio Zanchini, Heather Massie, Aizzah Fatima, Natalia Magni, Giorgio Zanchini, Manuela Caracciolo, Vania Mento, Monica Nappo. Interessante lo spazio dedicato al tema “Comicità durante il Covid e comicità femminile”, un dialogo tra la coordinatrice di Giulia Sardegna sud Alessandra Addari , Valentina Bambini, docente di linguistica IUSS Pavia e Luisella Seveso, ideatrice del progetto “100 esperte” di Giulia Giornaliste.

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Occasione per ribadire “l’ urgenza di far uscire dalle zone d’ ombra le scienziate ma anche  esperte di politica internazionale di economia e finanza e dare loro il giusto riconoscimento,  come voci autorevoli”, ha sottolineato Alessandra Addari.  “Donne galattiche” competenti, innovative, inserite in una banca dati online  a cui attingere per un prezioso contributo sugli organi di informazione e nei dibattiti pubblici”, ha commentato Susi Ronchi. La rete di Giulia Giornaliste intanto si infittisce.

Lucido’s Family festival è stata anche fruttuosa occasione per far nascere,  in diretta, una collaborazione con Controparola, gruppo nato nel 1992 per iniziativa di Dacia Maraini e che  unisce scrittrici e giornaliste, impegnate per una presa di coscienza femminile e conquista della propria memoria e testimonianza della propria identità. Una nuova sinergia preziosa, perché per “dare il nome corretto a fatti e persone, e quindi restituire verità in tutti i contesti servono ancora tanti e importanti contributi”, ha sottolineato Roberta Celot. 

Una occasione da mettere a frutto. “Siamo pronte a accogliere  a Cagliari, e stavolta non in streaming, Dacia Maraini  e il suo gruppo “Controparola”, per un fruttuoso confronto e scambio di tematiche di genere sempre in primo piano nell’ agenda di Giulia”, ha concluso Susi Ronchi.

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