"Ddl Zan": un grande passo avanti per i diritti di tutte le persone

Soddisfazione della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio (a cui aderisce anche GiULiA). "Che il Senato ora faccia lo stesso".

"Ddl Zan": un grande passo avanti per i diritti di tutte le persone
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4 Novembre 2020 - 22.40


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Un grande passo avanti per i diritti di tutte le persone: approvata alla Camera dei deputati la proposta di legge contro le discriminazioni e le violenze per motivi di sesso, orientamento sessuale, genere, identità di genere e disabilità. Che il Senato ora faccia lo stesso.

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È stato approvato oggi, con 265 sì e 193 no, il testo unificato delle proposte di legge in materia di “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità”, anche noto come ddl Zan, dal nome del suo relatore in Aula.

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Il testo modifica il contenuto degli artt. 604 bis e 604 ter del codice penale, rubricati come delitti contro l’uguaglianza, per aggiungere alle fattispecie già dotate di tutela (razziali, etniche, nazionali o religiose) quelle relative al “sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità”.

In base al testo approvato – che ora passerà all’esame del Senato – le condotte previste dagli artt. 604 bis e 604 ter c.p. diventano quindi reati anche qualora siano connotate da omo-lesbo-bi-transfobia e misoginia. Saranno punite anche le discriminazioni e le violenze per motivi legati alla disabilità: tutela, quest’ultima, inserita durante l’esame in Aula.

Il testo approvato intende modificare inoltre l’articolo 90 quater del codice penale, relativo alle condizioni di particolare vulnerabilità: le vittime di un reato di discriminazione o di violenza per motivi legati ai fattori protetti potranno così godere di particolari tutele durante il processo.

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Tra le “azioni positive” di prevenzione, il testo istituisce infine la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, che si celebrerà il 17 maggio di ogni anno, e prevederà iniziative di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado. 

Con l’approvazione del ddl Zan il Parlamento si appresta finalmente a porre rimedio ad un ritardo di decenni del nostro paese in fatto di protezione dei diritti umani e discriminazioni, e lancia un messaggio chiarissimo a tutta la società italiana: piena cittadinanza di tutte le persone davanti alla legge, come sancito dall’art. 3 della Costituzione. Nessuna cittadinanza, invece, per crimini d’odio e prassi discriminatorie: non più, non in Italia.  

L’auspicio, ora, è che l’esame al Senato proceda speditamente per arrivare senza esitazioni all’approvazione che farà diventare il ddl Zan una legge a tutti gli effetti.

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Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio

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