Avreste mai titolato un articolo su chi occupa le posizioni apicali di politica, economia e società “Mario, Daniele, Matteo e gli altri”? Pensiamo di no: immaginiamo sarebbe stato “Draghi, Franco, Renzi e gli altri”.
La Cpo Fnsi , con Giulia giornaliste, è impegnata nella affermazione del linguaggio di genere, che è un riconoscimento di ruoli conquistati, spesso faticosamente, con una autorevolezza fondata su competenze e professionalità,e non certo su abiti, tessuti colorati, trucco e calzature.
Gli stereotipi più duri da eliminare sono proprio quelli subdoli, camuffati da vuoti elogi della femminilità per nascondere la fatica nel riconoscere che le donne ci sono, sono esperte, hanno idee anche senza rossetto, hanno preparazione con o senza tailleur, sono pronte a guidare le grandi scelte di un paese, e dell’umanità, indipendentemente dalle loro origini e dal tacco medio, basso o alto. Si chiamano Harris, Merkel, Lagarde, Polimeni, Cartabia, Belloni e molte, moltissime altre: abbiamo conquistato il nostro cognome, non siamo più (solo) ‘mogli di’, ‘figlie di’, chiediamo rispetto per nomi e cognomi, per ruoli, per capacità.