‘Modena, 3 apr – Una vera cittadella del sesso a pagamento con tanto di presidio sanitario e controlli fiscali alle prostitute che dovranno pagare “le tasse per l”attività svolta e regolarmente remunerate dai clienti”. Per affrontare seriamente il tema della prostituzione a Modena, per Fausto Cigni, ex segretario della Cgil, ex consigliere comunale e ora consigliere provinciale per il Partito democratico, bisogna “accantonare il bigottismo”. La proposta di Cigni, come riferisce oggi sulla Gazzetta di Modena, non è una provocazione, ma “un progetto di cui sono convinto. Bisogna prendere atto della situazione. Della propria vita ognuno fa quello che vuole e se una donna decide di esercitare il mestiere più antico del mondo è libera di farlo. Il compito delle forze dell”ordine come delle istituzione è quello di contrastare lo sfruttamento di queste donne e quindi la lotta al racket”.
Per creare una zona a luci rosse, in zona Bruciata nei pressi della Fiera, occorrerebbe il consenso dei comitati dei cittadini: “Vi deve poi essere una presidio sanitario per garantire l”aspetto igienico sia delle donne, si dei loro clienti – ha precisato il democratico -. Queste donne devono essere controllate sotto l”aspetto sanitario, ma anche sotto quello economico. In sostanza anche loro devono pagare”.
‘