Parigi, tenuta schiava dai suoi padroni arabi

LA STORIA. Senza stipendio, picchiata e vessata, una giovane etiope è stata liberata dai dipendenti del lussuoso hotel Concorde Opera dove la famiglia in vacanza soggiornava.

Parigi, tenuta schiava dai suoi padroni arabi
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26 Settembre 2012 - 23.28


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‘Parigi, 26 set – Dalle radio a twitter, ha appassionato Parigi la storia di una giovane etiope tenuta schiava dai suoi [i]padroni[/i], una famiglia di Dubai, mentre soggiornavano per due settimane in un albergo di lusso della capitale. La ragazza e” stata liberata dai dipendenti dell”hotel. Paradosso: questi ultimi, anziche” essere trattati da eroi, sono stati redarguiti dalla direzione dell”albergo per aver fatto ””perdere clienti all”impresa””.

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La vittima ha 24 anni, dal 2011 e” stata assunta come domestica da una numerosa (otto figli) famiglia emiratina che vive a Dubai. Ma non ha mai percepito uno stipendio, le e” stato confiscato il passaporto ed e” stata maltrattata e seviziata quotidianamente. Fino a quando, all”inizio di luglio, la famiglia l”ha portata con se” in vacanza a Parigi dove ha prenotato diverse stanze al centralissimo Hotel Concorde Opera, quattro stelle, nel quartiere dell”Opera Garnier e dei grandi magazzini di boulevard Haussmann, da Printemps alle Galeries Lafayette. Qui la schiava si e” confidata con una delle dipendenti dell”albergo, anche lei etiope, che ha deciso di aiutarla a fuggire allertando la polizia. I sindacati dell”hotel hanno quindi fatto appello al Comitato contro la schiavitu” moderna e ad un”associazione femminista, Femmes solidaires.

””Lavoravo tutto il giorno, anche di notte – ha detto la giovane durante l”interrogatorio della polizia -. I bambini della famiglia mi picchiavano con il permesso della madre. Venivo colpita regolarmente con schiaffi e calci, senza motivo””. La giovane etiope e” stata presa a carico dalle associazioni. Intanto i suoi ”padroni” sono riusciti a rientrare a Dubai senza problemi. Sporgera” denuncia contro di loro per ””traffico di esseri umani””. La beffa e” che invece di congratularsi con i suoi dipendenti, la direzione dell”albergo ha inviato loro una lettera di richiamo, rimproverandoli per non averla allertata tempestivamente della situazione.

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””La decisione di non avvertire il direttore dell”hotel era voluta – ha spiegato Claude Levy, del sindacato Cgt degli alberghi di lusso -: i dipendenti temevano che avrebbe allertato i clienti in questione e li avrebbe fatti fuggire””. Secondo Levy, il direttore dell”albergo avrebbe addirittura rinfacciato ai suoi dipendenti di avere, in tal modo, ””fatto perdere clienti all”impresa””: ””Negli alberghi di lusso – ha proseguito – vige la legge del silenzio riguardo la schiavitu”””.

Intanto Parigi sta diventando sempre piu” meta dei miliardari arabi: dopo l”acquisto della squadra di calcio, il Paris-Saint-Germain, e” sempre un fondo d”investimenti degli Emirati Arabi, il Qatari Diar, ad ampliare i suoi progetti d”investimento nel campo del lusso alberghiero nella capitale francese, dall”Hotel Concorde Lafayette al Centro conferenze dell”Avenue Kleber, vicino all”Arco di Trionfo, che diventera” un albergo extralusso. Inoltre un principe saudita ha recentemente acquistato l”Hotel Crillon, ai piedi degli Champs-Elysees, in Place de la Concorde, ed e” il fratello dell”emiro del Qatar, Hamad Ben Khalifa al-Thani, ad aver acquistato per 60 milioni di euro Villa Lambert, una residenza storica costruita dall”architetto di Versailles al tempo del re Sole sull”Ile de la Cite”. Il George V e” del principe saudita Al-Walid, e affidato alla catena canadese Four Seasons.

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