Cassazione, Gabriella Luccioli in corsa per la presidenza

72 anni, di Terni: nel 1988 prima donna a entrare in Cassazione, nel 2008 ancora la prima presidente di sezione alla Suprema Corte. Il suo nome legato al caso Englaro.

Cassazione, Gabriella Luccioli in corsa per la presidenza
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21 Febbraio 2013 - 22.50


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‘Roma, 21 feb – Mentre la politica si interroga sulla possibilità di eleggere una donna al Quirinale, presto si potrebbe infrangere un altro tabù: una ermellina al vertice della Corte di Cassazione. Per ora è solo un”ipotesi ma non priva di concretezza: il 13 maggio il primo presidente della Suprema Corte, Ernesto Lupo, va in pensione e per la prima volta nella storia della magistratura tra i candidati in lizza per la sua successione c”è anche una donna; il suo nome sarebbe nella rosa dei papabili, secondo le indiscrezioni che circolano al Csm, che dovra” compiere la nomina in tempo per non lasciare senza titolare la poltrona piu” prestigiosa dell”ordine giudiziario.

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Si tratta di Gabriella Luccioli, 72 anni, di Terni, che ha già molti primati alle sue spalle: nel 1988 e” stata la prima donna a entrare in Cassazione e nel 2008 ancora la prima ad essere nominata presidente di sezione alla Suprema Corte. La sua firma e” legata a tante sentenze che hanno riscritto il diritto di famiglia, ma anche a decisioni che hanno fatto discutere: come quella che disponendo un nuovo processo sul caso di Eluana Englaro, sanci” il diritto all”autodeterminazione terapeutica per i malati terminali; e come la piu” recente, che nel gennaio scorso ha stabilito il principio che un minore puo” crescere in modo equilibrato anche in una famiglia gay e che non vi sono ””certezze scientifiche o dati di esperienza”” che provino il contrario.

In tutto sono otto i candidati alla successione di Lupo, ma la vera partita dovrebbe giocarsi tra tre: Luccioli, il presidente della Corte d”appello di Roma, Giorgio Santacroce e il presidente di sezione della Cassazione, Luigi Rovelli. Sono presidenti di sezione alla Suprema Corte anche gli altri cinque concorrenti: Giovanni De Roberto, Saverio Chieffi, Pietro Sirena, Francesco Trifone e Giovanni Settimi. E diversi di loro sono in corsa anche per altri due incarichi che il Csm si appresta a ricoprire: quello di vice del primo presidente della Cassazione e di presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche.

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Intanto è partita anche la corsa per la successione di Piero Grasso, che ha lasciato la magistratura per candidarsi alle elezioni politiche nelle liste del Pd, al vertice della Direzione nazionale antimafia. Il plenum del Csm ha bandito oggi il concorso, indicando il 3 aprile come termine ultimo per la presentazione delle domande. E gia” circolano le ipotesi sulle possibili candidature: i nomi piu” ricorrenti sono quelli dei procuratori Franco Roberti (Salerno), Guido Lo Forte (Messina), Corrado Lembo (Santa Maria Capua Vetere) e Sergio Lari (Caltanissetta). Ma sino all”ultimo non possono escludersi sorprese.

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