A tre giovani donne il "Pestelli" per tesi sul giornalismo

Per il secondo anno consecutivo sono tutte donne ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento. Il giornalismo del futuro getta buone basi. [Di Stefanella Campana]

A tre giovani donne il "Pestelli" per tesi sul giornalismo
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Stefanella Campana Modifica articolo

19 Febbraio 2020 - 01.09


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Giovani, determinate, con una forte coscienza di genere e, soprattutto, brave a scrivere tesi di laurea impegnative per cui si sono aggiudicate il Premio Europeo Pestelli. Giunto alla sua quinta edizione, il Premio alle migliori tesi di laurea sul giornalismo, per il secondo anno consecutivo è stato aggiudicato a tre giovani donne che a vario titolo già lavorano nel settore editoriale. Il primo premio, duemila euro, è stato vinto da Lucia Caretti, 26 anni, per la tesi di laurea triennale “Una specie di Tsushima. Dino Buzzati sugli incrociatori italiani (febbraio1942-aprile1943)”.

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Il Comitato Scientifico del Concorso promosso dal Centro studi sul giornalismo “Gino Pestelli”, diretto da Giorgio Levi,  ha assegnato anche due menzioni speciali a Micol Burighel per la tesi di laurea magistrale “Giornalisti elettori integrati: nuove alfabetizzazioni e sfide dell’informazione”, che indaga sui grandi cambiamenti che stiamo vivendo, conseguita presso l’Università degli Studi di Genova. E a Nicoletta La Barile per la tesi di laurea magistrale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza “Nominare è fare esistere: una narrativa giornalistica di genere del conflitto siriano”. “Ho raccolte testimonianze di donne siriane e attraverso loro ho preso coscienza della mia realtà di donna”, racconta.

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Laurea conseguita all’Università degli Studi di Torino, da sei anni giornalista alla redazione torinese de La Stampa (partita Iva, ma con la speranza di un contratto vero), Lucia Caretti ha inseguito Dino Buzzati fin dal liceo, quando scopre  che lo scrittore da giornalista inviato del Corriere della Sera, si è imbarcato sugli incrociatori Fiume e Trieste, forse come suo nonno. Una curiosità familiare che la spinge ad approfondire la conoscenza di Dino Buzzati, ad incontrare la sua giovane moglie Almerina Antoniazzi, a leggere i suoi diari segreti ed è partecipe della scoperta di un inedito che ora verrà pubblicato. Comunica entusiasmo mentre racconta tutto questo nella sala gremita del Circolo della Stampa di Torino. Competenza ed entusiasmo lo comunicano anche Micol Burighel e Nicoletta La Barile, una nota positiva per il futuro del giornalismo, proprio nei giorni in cui i giornalisti de La Stampa vivono momenti difficili per un duro piano editoriale respinto dal cdr, che prevede tra l’altro il trasferimento coatto di sei giornaliste (su 8) da Roma a Torino.

 

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