Riflettori accesi sulla violenza, per non piangere altre donne

Il comunicato di GiULiA Sardegna dopo l'orrendo crimine: una donna accoltellata a morte dal marito, nonostante il divieto di avvicinamento. Il ruolo dell'informazione

Riflettori accesi sulla violenza, per non piangere altre donne
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19 Febbraio 2020 - 00.58


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GiULiA giornaliste-Sardegna apprende con dolore e sgomento la notizia dell’ennesimo femminicidio in Sardegna. Zdenka Krejikova è stata accoltellata a morte dall’ex compagno, Francesco Baingio Douglas Fadda, che già in passato aveva avuto comportamenti aggressivi nei suoi confronti. 

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A nulla è servito, con tutta evidenza, il divieto di avvicinamento emesso dal giudice. L’assassino ha potuto aggredire la sua vittima, accoltellarla in un bar e fuggire con la donna moribonda e le sue figlie, certamente terrorizzate. 

Il suo arresto purtroppo non mette fine al dolore e al trauma delle piccole, che culmina con la morte della madre, ma ha messo radici nei soprusi di cui sono state testimoni in precedenza. 

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GiULiA giornaliste-Sardegna ribadisce che l’omicidio di Zdenka Krejikova non è un episodio a sé stante, ma la più recente e cruenta manifestazione di una capillare e costante ragnatela di violenze che colpisce le donne. Gli organi di informazione devono tenere i riflettori sempre accesi sui casi di violenza per poter esercitare la funzione sociale di prevenzione della violenza di genere e domestica, riconosciuta specificamente ai media dalla Convenzione di Istanbul e richiamata dal Manifesto di Venezia, sottoscritto da migliaia di giornalisti.

 

 

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