In memoria di Daphne: premio a Fabiana Pacella

Siamo orgogliose del premio a una nostra "Giulia": "Giornalista coraggiosa e tenace che per amore della sua terra non ha esitato a svolgere indagini e reportage sul panorama pugliese".

In memoria di Daphne: premio a Fabiana Pacella
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13 Settembre 2020 - 23.28


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Da quando la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia è stata uccisa in un attentato il 26 ottobre 2017 a causa delle sue inchieste giornalistiche svolte a Malta, l’associazione Leali delle Notizie ha deciso di indire un premio, in pieno accordo con la famiglia della giornalista, per ricordare tutti quei giornalisti che, come Daphne, vengono minacciati perché hanno il coraggio di raccontare la verità e di svolgere il proprio lavoro correttamente e con professionalità.

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 Daphne ha raccontato con le sue inchieste sul Malta Independent e sul suo blog Running Commentary le collusioni tra gli interessi della politica e del mondo economico e le vicende di corruzione e di criminalità del suo Paese. Molti giornalisti come lei hanno perso la vita perché hanno avuto il coraggio di raccontare la verità e molti altri continuano a essere minacciati per i propri reportage. Leali delle Notizie continua dunque con questa iniziativa a chiedere giustizia per Daphne e a lottare per la libertà di stampa nel mondo e ogni anno premia un operatore dell’informazione che si è distinto in Italia come all’Estero con le sue inchieste e le sue ricerche, mettendo in pericolo la sua vita e quella dei propri cari.

Quest’anno il Premio è stato assegnato a Fabiana Pacella. La motivazione del direttivo in merito alla candidatura di Fabiana Pacella e approvata anche dal comitato scientifico è la seguente: «Giornalista coraggiosa e tenace che per amore della sua terra, la Puglia, non ha esitato a svolgere indagini e reportage sul panorama politico, imprenditoriale, economico e criminale pugliese. Lavoro che le è costato un incarico da addetto stampa e ritorsioni e querele temerarie per aver reso noti i collegamenti tra indagati eccellenti. Tra le inchieste di cronaca, quella che ha portato al commissariamento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carmiano. Nonostante le minacce, Fabiana Pacella non si è mai tirata indietro e continua la sua lotta per la libertà di stampa, di espressione e di informazione».

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La prima edizione del premio era stata vinta da Federica Angeli, la seconda da Sandro Ruotolo. Quest’anno l’associazione aveva individuato due candidature, chiedendo ai componenti del comitato scientifico di scegliere una delle due. Il maggior numero di preferenze è andato a Fabiana Pacella, senza necessità di intervento del direttivo di Leali delle Notizie. Il comitato scientifico era formato quest’anno da Rossano Cattivello (direttore di Il Friuli), Enrico Grazioli (direttore di Il Piccolo), Ester Castano (Lapresse), Paolo Borrometi (Agi e presidente di Articolo 21), Giuseppe Giulietti (Presidente FNSI) e Cristiano Degano (Presidente ODG FVG).

In occasione della sesta edizione del Festival del Giornalismo, che si terrà a Ronchi dei Legionari (GO) dal 22 al 26 settembre, verrà consegnato il premio alla giornalista vincitrice. Come vuole ormai la tradizione Il riconoscimento verrà dato a Fabiana Pacella l’ultima sera del Festival, ovvero sabato 26 settembre alle 20.30. Il premio è stato realizzato dall’artista locale Franco Milani e verrà consegnato da un membro della famiglia di Daphne. L’iniziativa ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Assostampa e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Fabiana Pacella, da 20 anni nel giornalismo, ha lavorato in redazioni giornalistiche televisive e di carta stampata, per 17 anni a Nuovo Quotidiano di Puglia, e ancora Tele Rama, Studio100, Reportime di Milena Gabanelli su Corriere della Sera, Sole24ore, Formiche.net, Iltaccoditalia, occupandosi prevalentemente di cronaca nera, giudiziaria e inchieste. Sua la trasmissione Ombre, andata in onda su studio100 e Sky. Inviata in Kosovo, ha realizzato un reportage sulla missione di pace delle forze Nato. Tra le inchieste seguite, quella su Antiracket Salento e Bcc di Terra d’Otranto, costatele minacce e ritorsioni. È dal 2014 che la giornalista Fabiana Pacella segue, scrivendo su diverse testate, le vicende giudiziarie che hanno colpito la Bcc Terra d’Otranto ed è dal 2014 che, per questo, risulta oggetto di continue querele temerarie da parte dell’istituto, nonostante i responsabili della presunta mala gestione, su cui indaga la Procura di Lecce, siano stati sostituiti negli incarichi ai vertici dell’istituto creditizio.

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È testimone dell’accusa nel processo contro i quadri dirigenti di Antiracket Salento, associazione finanziata dal Ministero dell’Interno, per cui lavorava come addetta stampa fino a quando, notati dei movimenti sospetti che meritavano un approfondimento, ha lasciato l’incarico denunciando il tutto al Ministero, al commissario straordinario di Governo per l’emergenza racket e usura e facendone un’inchiesta che ha dato voce alle vittime, pubblicata sul Tacco d’Italia. Da inviata per una tv locale ha ricostruito, a Parigi, le ultime ore del collega Sergio Vantaggiato, deceduto nell’agosto 2007 in seguito a una violenta rapina nella metropolitana di Bir Akeim. Tra le inchieste di cronaca, quella che ha portato al commissariamento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carmiano.

 

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