Una "cassetta degli attrezzi" contro le molestie | Giulia
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Una "cassetta degli attrezzi" contro le molestie

Il 78% delle donne dichiara di aver subito almeno una molestia nel corso della vita. Un progetto per reagire, con corsi di formazione on line [di Cristina Obber]

Una "cassetta degli attrezzi" contro le molestie
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15 Febbraio 2021 - 13.06


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Molestie sessuali nei luoghi pubblici, in autobus, in palestra, per strada. Dai fischi agli apprezzamenti non richiesti sul nostro corpo, dai pedinamenti ai palpeggiamenti, tutte noi sappiamo di cosa stiamo parlando. È qualcosa che comincia quando siamo ancora piccole e da cui cominciamo presto a difenderci, adeguando comportamenti e abitudini, facendo attenzione.

Le molestie non riguardano solo le donne, ma in maggior parte sì.

Le ricerche di Stand Up in vari paesi del mondo, tra cui l’ Italia, rivelano che il 78% delle donne dichiara di aver subito almeno una molestia nel corso della vita. La mia prima molestia sessuale l’ho subita per strada, un pomeriggio d’estate, a 13 anni, quando un uomo si è masturbato di fronte a me. 

Quando succede, non sempre è facile reagire.

Ci si può ritrovare infastidite, scocciate, arrabbiate, ma anche sotto shock e pietrificate.

La molestia è un atto inaspettato, che ci trova impreparate e che ci lascia addosso nel migliore dei casi un senso di amarezza, nei peggiori tanta paura, e a volte anche un irrazionale senso di colpa, perché anche se sappiamo bene che veniamo molestate sia con gli shorts che col burka, sia a mezzanotte che alle due del pomeriggio, respiriamo una cultura che colpevolizza chi subisce, che chiede di rendere conto della lunghezza di una minigonna o di un orario in cui si cammina da sole la sera.

Di tutto questo parla Stand Up – ma non solo -, il progetto che L’Oreal Paris ha ideato in collaborazione con la ong americana Hollaback e che è arrivato in Italia in collaborazione con Alice Onlus e il Corriere della Sera, e che ho il piacere di co-coordinare con la psicoterapeuta Stefania Andreoli.

Il progetto infatti fornisce strumenti di reazione sia quando subiamo una molestia sessuale, sia quando ne siamo testimoni.

Perché la molestia trova impreparato anche chi vi assiste, a volte dura pochi attimi e non si ha il tempo di capire come intervenire, cosa poter fare.

Stand Up fornisce una cassetta degli attrezzi che insegna ad intervenire, in sicurezza, nelle varie situazioni che si possono incontrare, sempre mantenendo al centro la necessità di muoversi in assoluta sicurezza per sé e per gli altri.

Un progetto geniale nella sua semplicità. Si tratta di un webinar di un’ora, ben calibrata grazie a un impegnativo training di preparazione per noi formatrici, in cui presentiamo il metodo delle 5D, semplice e potente, per diventare buoni testimoni; un metodo che è in grado di creare un’alleanza, una presa di posizione collettiva contro le molestie.

Lanciato a novembre 2020, abbiamo già formato alcune migliaia di persone, e la ripresa 2021 è già ricca di incontri molto partecipati, anche da istituzioni, enti, aziende, associazioni, università, che riservano uno spazio dedicato ai propri dipendenti e associati.

Una formazione interattiva, in cui i partecipanti rispondono a sondaggi anonimi, fanno domande, sono parte attiva di un momento di incontro che mai come in questi tempi complicati ci fa sentire uniti e unite nel promuovere enpowerment e rispetto dei diritti.

 

A questo link ci si può iscrivere scegliendo una delle tante date disponibili, anche nei fine settima.

https://www.corriere.it/StandUp/

 

Qui è possibile rivedere la presentazione di Stand Up in Triennale Milano, per Il Tempo delle donne 2020».

https://www.corriere.it/video-articoli/2020/09/13/fischi-allusioni-sguardi-molestie-luogo-pubblico/b6a685aa-f5f4-11ea-9237-257205f52e6d.shtml

 

 

 

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