“Da grande voglio sposare uno ricco. Così faccio la signora”. Frasi così le bambine le dicono tutti i giorni perché fin da piccole l’immaginario collettivo è affidarsi a un uomo che risolve tutti i problemi, salvandoti dalle inquietudini e dalle difficoltà che la vita di tutti i giorni ti presenta. Poi cresci e ti rendi conto che di “principi” di quella portata, in giro ce ne sono pochi. E allora cominci ad affilare le armi. E qui le strade per l’affermazione delle donne si dividono e si diversificano.
C’è chi imbocca le scorciatoie e chi invece percorre le strade diritte verso una meta perlopiù sconosciuta.
Comincio da queste ultime. Irrobustite da una gavetta e da una professionalità acquisita da studi e esperienze varie, queste donne affrontano il mondo con vigore e determinazione, consapevoli che il cammino presenterà tante difficoltà. Coscienti che non sempre arriveranno alla meta. Ma ci provano lo stesso. Come leonesse, imparano a non fare sconti a nessuno, neanche a se stesse. Strada facendo perdono le sfumature: il bianco è bianco, il nero è nero. Non ci sono più grigi, pallidi celestini o ocra. Non ci sono più vie di mezzo. Rigore e inflessibilità diventano regole di vita. Peculiarità che se non stemperate da caratteri morbidi e schietti, per queste “leonesse” la connotazione di antipatica o …ma chi si crede di essere quella là, sono dietro l’angolo.
Antipatiche, antipatiche. Oppure maestrine, quando c’è una certa accondiscendenza.
L’abbigliamento di questo tipo di donne è essenziale: pantaloni, blazer, tailleur, camicie maschili. Le borse grandi e qualche gioiello. Comunque molto eleganti nell’essenzialità. Senza fronzoli.
Queste donne però sono ingombranti e in questo mondo, dove a prevalere è ancora il modello maschile, piano, piano, vengono emarginate.
Meglio le “yes woman”. Vuoi mettere? Donne così ne trovi a iosa. Sono molto ricercate dagli uomini di potere. E loro? Loro escono dal cilindro della zona grigia e diventano “qualcuno” senza grosse fatiche. D’altronde sono state scelte. Che vuoi di più dalla vita? L’imbarazzo della mattina è se indossare una gonna o un pantalone. Una t-shirt o una camicia. Ci aggiungo questo gioiello vistoso, almeno mi si nota! Queste donne comunque riescono a conservare una morale comune.
Poi ci sono le donne che invecehannocapitotuttodallavita, tutte pizzi, trine e occhi languidi. Sono le donne che rovinano la piazza a tutte. Alle prime e alle seconde. Si trovano subito un mentore- metafora- , brutto o bello che sia, e oplà… il gioco è fatto. Anticamere, curriculum, esperienza…che roba è?
Il mondo è loro.
EVVAI!!!!