Talk show in tv: par condicio sotto elezioni, tante donne quanti uomini | Giulia
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Talk show in tv: par condicio sotto elezioni, tante donne quanti uomini

Passo avanti alla Camera sulla presenza femminile nel mondo della politica. Merito di un emendamento della parlamentare del Pd, Sesa Amici, votato a maggioranza

Talk show in tv: par condicio sotto elezioni, tante donne quanti uomini
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13 Febbraio 2012 - 23.05


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‘Roma, 13 feb – Mentre la riforma della legge elettorale e” ancora alle prime battute, la commissione affari costituzionali della Camera fa fare un passo in avanti alla causa della presenza femminile nel mondo della politica. Tutto merito di un emendamento proposto dal Pd e approvato a larga maggioranza in commissione Affari Costituzionali della Camera: l”emendamento in questione, richiamandosi all”articolo 51 della Costituzione sulle pari opportunita” tra i sessi, modifica la legge sulla par condicio, rendendo obbligatoria una rappresentanza equilibrata tra uomini e donne nelle trasmissioni di contenuto politico che vengono mandate in onda durante i periodi di campagna elettorale. Detto altrimenti, sotto elezioni, nelle poltroncine dei vari Porta a Porta, Ballaro”, Matrix, dovranno sedere tante donne quanti uomini.

La nuova regola forse non piacera” alle autrici e agli autori delle trasmissioni televisive, che gia” devono cimentarsi con il bilancino per dosare la composizione politica dei loro invitati e che ora dovranno tener conto anche del sesso dei loro ospiti. Ma fara” probabilmente felici quante e quanti auspicano una maggior presenza di donne nella vita politica. L”emendamento votato dalla Camera e” stato ideato dalla parlamentare del Pd, Sesa Amici, che ha convinto gli altri componenti della commissione a dare il loro si”. ””Si tratta di uno strumento concreto per dare attuazione a un sacrosanto principio istituzionale”” spiega la parlamentare democratica, convinta che la partecipazione delle donne alla politica passi anche dalla loro presenza nelle trasmissioni politiche.

Nel frattempo, il dibattito sulla nuova legge elettorale segna il passo. Sta prendendo quota, tra le forze politiche, l”idea di mettere mano, gia” che ci sono, anche alla riforma della Costituzione. Tra i sostenitori di questa scuola di pensiero c”e” il leader dell”Udc Pier Ferdinando Casini : ””Oggi – osserva – i tempi per riforme della costituzione come la riforma del bicameralismo o la riduzione dei parlamentari ci sono ampiamente, magari tra tre mesi no””. Sui contenuti della legge che dovrebbe prendere il posto del porcellum, l”Udc e” sempre favorevole a un sistema proporzionale, ma apre la porta anche ad altri sistemi, visto che il modello tedesco, ammette Casini, ””piace solo a noi””. Ma anche il Pd ritiene che il momento sia propizio per tentare una riforma complessiva: il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti vorrebbe almeno la riduzione del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo, e l”introduzione della sfiducia costruttiva sul modello di quello che esiste in Germania.’

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