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Ritratti del talento delle donne

In un libro - Nel segno di Minerva - il mondo del lavoro al femminile in 30 ritratti di imprenditrici e professioniste romane. E non solo potere... [Elisa Di Salvatore]

Ritratti del talento delle donne
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21 Marzo 2012 - 01.13


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Aria nuova serpeggia fra le donne. Sentono stretta l’iconografia dominante centrata esclusivamente sul canone estetico della loro fisicità. Vogliono cominciare ad abitare l’immaginario collettivo con una diversa rappresentazione di sé, non solo corpo, ma tanto altro: donne reali, autonome, capaci, impegnate a tenere insieme i tanti segmenti della complessità della donna contemporanea. Questo l’obiettivo del volume titolato “Nel segno di Minerva” edito dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Roma (realizzato dalla NEDE Communication & Publishing) e presentato nei giorni scorsi nello Studio Orizzonti di Roma.

Un libro giornalistico nello stile dello “storytelling” affiancato da scatti d’autore, di Antonio Barrella, che in trenta ritratti da un saggio delle imprenditrici e professioniste romane evidenziando quelle qualità femminili, sapienza, saggezza ma anche capacità di fare, creare e trasformare che gli antichi Greci, Etruschi e Romani attribuivano alla Dea Minerva.

Le “30 Minerve” sono le protagoniste di un progetto che parla di donne vere che lavorano: architetta, manager, agricoltore, artigiana, dirigente d’azienda in edilizia, nella sanità, nella moda, nella regia o nei viaggi.

Hanno accettato di porsi davanti all’obiettivo con sembianze autentiche entro una cornice senza tempo, senza limiti di età o provenienza, caratterizzandosi con gli oggetti simbolo della propria attività o professione per offrire una visione diversa della donna e comporre insieme la trama delle loro storie, reali, in cui risalta la forza, la sensibilità e soprattutto la pubblica utilità del loro impegno. E diventare modelli femminili molto diversi da quelli troppo svilenti a cui il binomio donne-potere ci ha fino ad oggi abituate.

Ognuna di loro si racconta, parla di sé e delle proprie esigenze di donna, compagna, moglie, madre pur nella veste di amministratore delegato, titolare o responsabile di un’azienda dando, senza ostentazione, utili suggerimenti e descrivendo il mondo del lavoro visto al femminile. In modo specifico si racconta dell’imprenditoria femminile che negli ultimi anni ha registrato risultati senza precedenti.
Un successo ottenuto per ragioni molto semplici: il talento, il coraggio, il merito e poi la capacità di interpretare i nuovi bisogni, di innovare nei processi e di proporre soluzioni prima mai agite. Da aggiungere infine “quella qualità, molto femminile, – sottolinea Elisabetta Maggini, Coordinatrice del Gruppo Comunicazione e Promozione del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità femminile – di garantire maggiore correttezza e lealtà nei rapporti umani. “Emerge da questa trama di racconti” – evidenzia Daniela Ubaldi, curatrice del volume- “l’immagine di una società migliore di quanto l’avevo vista, letta, frequentata e ascoltata in questi anni.”

Far conoscere queste esperienze di imprenditorialità femminile, attraverso il volume e la creazione di incontri nelle scuole, può favorire l’identificazione delle giovani con nuovi e diversi modelli di donne e rendere auspicabile che una maggiore presenza di donne nelle imprese, nelle istituzioni e nella politica può arrecare benefici al loro interno e nella società tutta.

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