Libri di GiULiA | Giulia
Top

Libri di GiULiA

GiULiA dalla sua fondazione si è impegnata a produrre risorse e manuali sul linguaggio dei media, avvalendosi del contributo delle migliori esperte di linguistica e di media gender degli atenei italiani. Di seguito i titoli disponibili.


DONNE, GRAMMATICA E MEDIA. Suggerimenti per l'uso dell'italiano

Un pamphlet a cura di Maria Teresa Manuelli realizzato nel 2015 per colmare una lacuna dell’informazione, nei confronti della lingua italiana. Autrice la linguista Cecilia Robustelli. Una guida di facile consultazione, indirizzata soprattutto alle giornaliste e al mondo dei media. Affinché l’informazione riconosca e rispetti le differenze di genere, a partire da un uso corretto del linguaggio. Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca, nella prefazione scrive che c’è un settore dell’italiano contemporaneo che merita una attenzione speciale: come una lingua possa cambiare sotto la spinta di significative trasformazioni sociali e culturali.
In premessa, Alessandra Mancuso di GiULiA (Giornaliste Unite Libere Autonome), ricorda che sono passati quasi trent’anni dalle “Raccomandazioni per un  uso non sessista della lingua italiana” di Alma Sabatini e che il giornalismo, ovviamente con eccezioni, continua prevalentemente a definire al maschile tanti ruoli apicali, ricoperti da donne che “hanno fatto carriera”.
Al centro di questo manuale, la parte dedicata alle “donne nei media” e una intervista sul tema a Sergio Lepri, direttore dell’ANSA per oltre trent’anni ed ex docente di “Linguaggio dell’informazione e tecniche di scrittura” all’Università LUISS di Roma. Il manuale si può scaricare gratuitamente qui. P.81.
 


STOP VIOLENZA le parole per dirlo

Come si scrive di violenza? Come sfuggire agli stereotipi? E soprattutto: quanto un articolo può essere d’ausilio per l’eliminazione della violenza contro le donne (o, al contrario, rischia di alimentare una cultura patriarcale e sessista)?Carta stampata, web, tv: una analisi per riconoscere e evitare stereotipi e errori dei media.
Con questo manuale – dedicato a chi i giornali li scrive e a chi li legge – GiULiA giornaliste rivendica fortemente il ruolo e il valore dell’informazione, strumento di cultura che aiuta a sviluppare il senso critico della società e la democrazia dei Paesi.
“Stop violenza: le parole per dirlo”, a cura di Silvia Garambois, già presidente di GiULiA giornaliste, si avvale dei contributi della prof.ssa Graziella Priulla, sociologa e saggista, già docente all’Università di Catania, di Elisa Giomi, Commissaria AgCom, docente di sociologia della Comunicazione all’Università di RomaTre, Luisa Betti Dakli, giornalista esperta di diritti umani e gender violence. P.128, Edizioni All Around.


DONNE SPORT MEDIA. Idee guida per una diversa informazione sullo sport che non oscuri le atlete e le tifose

Il manuale di GiULiA giornaliste è nato dalla constatazione di quanto sia arduo nelle redazioni (e tra lettrici e lettori) riconoscere anche nel linguaggio il valore dello sport femminile. Arbitro o arbitra? Moglie di un bravo allenatore o più semplicemente campionessa? Giornali, web e tv sono spesso inciampati in stereotipi e veri e propri errori grammaticali, in particolare durante le competizioni olimpiche (o i mondiali di calcio femminile).
GiULiA insieme a Uisp, con il patrocinio degli enti dei giornalisti e di associazioni sportive, ha promosso un manifesto contro le discriminazioni delle atlete.
Tema che viene approfondito in questo manuale, a cura di Mara Cinquepalmi, segretaria di GiULiA, con i contributi di: Laura Moschini, docente di media gender all’Università di RomaTre, Manuela Claysset, presidente del Consiglio nazionale Uisp, Mimma Caligaris, giornalista sportiva e presidente Cpo Fnsi, e con l’introduzione di Silvia Garambois, già presidente di GiULiA.P.72, Edizioni All Around.


#STAIZITTA giornalista! Dall'hate speech allo zoombombing quando le parole imbavagliano

Le giornaliste sono sempre più target degli hater online. L'hate speech che colpisce loro colpisce le donne in generale, le più esposte secondo tutti i monitoraggi. Gli autori non sono solo leoni da tastiera solitari, sempre più spesso sono squadre di odiatori organizzati il cui scopo è silenziare il lavoro delle giornaliste. Alcune giornaliste raccontano che cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news sapendo che la conseguenza sarà una grandine di insulti e minacce. Tornare a casa e guardarsi le spalle, passare le notti a cancellare commenti infami, denunciare alla polizia postale. Le autrici: Silvia Garambois: giornalista, già Presidente di GiULiA giornaliste, già caporedattrice all’Unità (1975-2000). È stata segretaria del sindacato dei giornalisti del Lazio. Paola Rizzi. Giornalista prima a l’Unità, dove si è occupata di politica, cronaca e cultura poi caporedattrice al freepress Metro. Ha collaborato a Diario, Pagina99, Cultweek, Lettera43, Business Insider, Il Reportage. È vicepresidente dell’associazione GiULiA giornaliste. P. 144, Edizioni All Around.


STEREOTIPI. Donne nei media

“Informazione o deformazione? Gli stereotipi come vecchi, ma radicati schemi interpretativi, come sbrigative scorciatoie del linguaggio quotidiano non risparmiano il lessico e le cronache giornalistiche. Sulle donne in particolare è un fiorire di luoghi comuni e doppi sensi, nei testi e nelle immagini. Stereotipo è anche termine tecnico ben noto ai colleghi meno giovani, che in tipografia “scendevano a chiudere le pagine” ossia le matrici composte a caldo e poi replicate in lastre o cliché. Questo nuovo libretto di GiULiA cerca appunto di districare la matassa delle frasi fatte, scioglierne i nodi e, dopo averne chiarito i meccanismi e le origini con l’aiuto di studiose e studiosi, metterle in evidenza nei vari ambiti in cui si palesano: politica, sport, spettacolo, fotografia, violenza, maternità, eccetera. Sapendo, insomma, che l’errore solo se lo riconosci lo puoi evitare.” P. 224, Ledizioni.


Un giorno all'improvviso.I racconti delle donne al tempo del Covid

Le professioniste intervistate:
Anna Maria Maullu, Presidente emerita dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici;
Caterina Tronci, responsabile delle sale parto di Ostetricia e Ginecologia al Santissima Trinità di
Cagliari; Carla Medau, sindaca di Pula; Maria Antonietta Sirca, direttrice del Jazz Hotel, Olbia;
Giovanna Piras, Dirigente biologa, Asl Nuoro; Francesca Arcadu, fondatrice Gruppo Donne
UILDM, organizzazione non profit che si occupa della lotta alla Distrofia Muscolare; Valeria
Caredda
, ginecologa e responsabile del Centro Donna di Cagliari (Ospedale San Giovanni di Dio,
Asl Cagliari); Valeria Aresti, avvocata; Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del CeDAC/Circuito
Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna; Simona De Francisci, condirettrice TG
Videolina; Dolores Palmas, infermiera e volontaria (Ospedale Oncologico Armando Businco,
Cagliari); Silvia Massa, amministratrice delegata Superemme S.P.A.; Luigia Frattaroli, danzatrice
e coreografa (Teatro Lirico di Cagliari); Sabrina Milanovic, mediatrice culturale (campo rom di San
Nicolò d’Arcidano, OR); Sara Piu, consigliera d’amministrazione dell’Ateneo di Cagliari (Unica);
Giulia Balzano, presidente associazione culturale Menabò (Museo dell’Ossidiana di Pau, OR).

Le giornaliste di GiULiA Sardegna autrici delle interviste e dei racconti
Susi Ronchi, Roberta Secci, Roberta Celot, Caterina De Roberto, Simonetta Selloni, Vannalisa
Manca
, Sandra Pani, Daniela Pinna, Alessandra Menesini, Valentina Guido, Francesca Siriu,
Antonella Loi, Maria Grazia Marilotti, Alessandra Sallemi, Alessandra Addari, Simona Scioni.

Responsabile editoriale Susi Ronchi; Coordinamento editoriale Alessandra Addari; Progetto grafico di Studio
Paolo Bazzani; Fotografie di Daniela Zedda; Fotografie di Elisabetta Messina pag. 5-7-139-140-141-142. Con
il contributo di Fondazione di Sardegna, Università degli Studi di Cagliari e con il patrocinio di Università
degli Studi di Sassari. Per saperne di più scrivete a sgt.giuliagiornalistesardegna@gmail.com.


ORA. Un osservatorio sui  temi della discriminazione nell’informazione locale del Piemonte

Che ruolo hanno i media locali nel rappresentare le differenti identità presenti nel territorio? Adottano approcci e linguaggi corretti nel trattare le diversità oppure riproducono stereotipi e logiche escludenti che alimentano forme di discriminazione? La realtà delle donne e delle persone disabili trova una rappresentazione adeguata e attenta nell’informazione locale del Piemonte? A questi interrogativi risponde una ricerca fortemente voluta da GiULiA Piemonte, realizzata insieme al Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino col sostegno della Regione Piemonte. Una ricerca scientifica unica nel suo genere, che ha interessato 19 testate locali e i servizi della TGR Piemonte di cui sono state codificate 9.952 notizie, arricchita da interviste a giornaliste e giornalisti. Il report è diventato materiale di formazione dei giornalisti e delle giornaliste sul territorio e ha dato vita a ORA, Osservazione Regionale Antidiscriminazioni, una “sentinella” per i media locali, per essere di stimolo a un’informazione corretta sul genere e l’abilismo, tra i temi indicati dal Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea all’art. 19 come ambiti di interesse pubblico per la riduzione delle disuguaglianze.

A cura di Stefanella Campana e Marinella Belluati, P.113, Edizioni All Around