Partire partirem, partir bisogna: nostre sorelle migranti | Giulia
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Partire partirem, partir bisogna: nostre sorelle migranti

"La storia vergognosa" di Nella Condorelli, racconta le migrazioni delle donne italiane verso le Americhe, le loro lotte e la loro dignità. In streaming gratuito domenica 20 [di Silvia Garambois]

Partire partirem, partir bisogna: nostre sorelle migranti
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Silvia Garambois Modifica articolo

18 Settembre 2020 - 01.57


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Mettiamola così: per fortuna ci sono i sottotitoli in inglese, perché tra siciliano, veneto, spagnolo, slang e lessico familiare ci si immerge in una babele che disorienta. Eh, sì: probabilmente come sulla Sea Watch, o sulla nave umanitaria di Banksy, dove si intrecciano popoli e culture.

 

L’incipit con cui volevo raccontare di questa “Storia vergognosa” era in realtà un altro. Questo: “è bellissima”. Di questo film resta poi uno struggimento, un senso di avventura, di riscatto, di riconoscenza per questo popolo di donne, di sorelle, di migranti, che vediamo nelle immagini di ieri, che immaginiamo nei racconti di oggi.

 

“La storia vergognosa” è un film documentario di Nella Condorelli, giornalista – per anni ha raccontato le battaglie delle donne su “women in the city” – che da tempo si è ritirata nella sua Sicilia per ritrovare vicende e persone dimenticate. O censurate. Come quelle sulle lotte delle donne, appunto. Questa volta però, ricercando le sue radici (la nonna, la mamma, la zia, erano migranti siciliane di ritorno), Nella si è ritrovata in un vorticoso giro d’Italia di partenze e addii, a cominciare dal Veneto, e poi giù giù per lo stivale. Storie di ieri che assomigliano terribilmente a quelle di oggi. La stessa povertà, la stessa speranza.

 

Intanto, la storia è vergognosa, perché sono le migranti a vergognarsi, come se fosse una colpa. Mentre era lo Stato italiano a spronarli ad andar via, a milioni, e i Paesi dell’America Latina a pagar loro il viaggio per avere mano d’opera: schiavi bianchi insieme agli schiavi neri. Chi andava nell’America del Sud, chi in quella del Nord… i veneti, i siciliani, i marchigiani, i toscani.

 

La Storia e le storie sono raccontate su più piani: il ricchissimo materiale degli archivi del Luce e di Aamod (l’archivio del movimento operaio), i ritagli di giornali, le testimonianze ritrovate, il teatro, il cantastorie, i luoghi della Sicilia intrisi di antiche magie. E poi le donne di oggi, alla ricerca delle radici lasciate al di qua dell’Oceano. Un intreccio inestricato in cui gli elementi della cultura popolare sono il filo di Arianna per capire le emozioni e i sentimenti di quelle donne che rivendicavano la loro dignità.

Insieme alla compagnia teatrale e agli attori scelti per il film (a partire da Fiorella Migliore), anche l’amichevole partecipazione di Leo Gullotta e di José Louis Ardissone.

 

 

Nella Condorelli lascia una domanda: perché dimentichiamo? (perché è così difficile poi ritrovare le tracce del passato, quasi che fosse imperativo cancellarle?).

 

Il film si vede in streaming al Festival internazionale del documentario: la proiezione è prevista domenica 20 settembre alle ore 22.15. Questo è il link: https://www.visionidalmondo.it/film-2020/la-storia-vergognosa/ 

 

Un consiglio: andate anche a vedere il sito, www.lastoriavergognosa.com, con le fotografie, le storie, le protagoniste.

 

 

 

 

 

 

 

 

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