Né bella né brutta: premio agli spot contro gli stereotipi | Giulia
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Né bella né brutta: premio agli spot contro gli stereotipi

'Promosso dal Parlamento Ue insieme all''Udi, "Immagini Amiche" vuole valorizzare una donna "normale". Premiate Gabanelli (nella foto), Cucciari, Piazza Italia, Amref e Kinder Cereali'

Né bella né brutta: premio agli spot contro gli stereotipi
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5 Marzo 2012 - 10.15


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‘Roma, 5 marzo – Alta, magra, giovane, bella, possibilmente perfetta, meglio se stupida. E” ancora questa la donna che l”industria della comunicazione – dagli spot pubblicitari all”intrattenimento e oltre – vende e svende, in Italia piu” che nel resto d”Europa. Contro questo stereotipo, duro da sradicare, il premio Immagini Amiche propone una donna normale e valorizza quei messaggi creativi che mostrano e valorizzano una donna cosi”. L”iniziativa, promossa dal Parlamento europeo e dall”Udi, in partenariato con il Dipartimento Pari Opportunita” e con la Commissione europea, ha premiato – come ha sottolineato Clara Albani, direttrice dell”Ufficio Informazione di Roma del Parlamento europeo – la ””creativita” socialmente responsabile”” che ””aiuta anche le istituzioni ad avvicinarsi alle cittadine e ai cittadini””. Milena Gabanelli e Geppi Cucciari per la televisione, Kinder Cereali per lo spot con Valentina Vezzali, Piazza Italia e l”Agenzia Diaframma Advertising per le affissioni, Amref per la pubblicita” sulla stampa e l”Organizzazione Internazionale per le migrazioni per la pubblicita” sul web, hanno ricevuto il riconoscimento Immagini Amiche.

””Negli altri Paesi, ci crediate o no, negli spot ci sono donne normali””, ha detto Daniela Brancati, presidente del Premio. E tanto per essere chiara, ha spiegato: ””In Italia, quando un creativo e” in crisi tira fuori la cosa piu” facile: la donna nuda”” e si giustifica dicendo che e” una lettura ””ironica”” della situazione. Ma di ironico c”e” ben poco. E” vero, invece, ha sottolineato Emilio Dalmonte, vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che questo tipo di ””disvalori contro i quali si batte il premio””, e che prima erano ””confinati in ambiti prettamente maschili””, hanno ””oggi inquinato tutta la societa””” essenzialmente attraverso gli standard prevalenti nei media. L”impatto dell” ””immagine ha una forte importanza””, ha rilevato Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento europeo, ””vogliamo essere normali, vogliamo allontanarci dagli stereotipi ed essere noi stesse””. Una banalita”? A guardare pubblicita”, giornali e televisioni sembra, invece, un obiettivo tutt”altro che dietro l”angolo.

La scelta, presa all’unanimità dalla giuria presieduta da Brancati, è stata affiancata da quella non meno importante del popolo del web, che ha espresso le sue preferenze votando sul sito www.premioimmaginiamiche.it, e che ha decretato la vittoria di SkyTG24 per la televisione, dello spot della Mellin, e del video Per la mia strada, realizzato da Corrente Rosa, per quanto riguarda il web. Pieno accordo con la giuria, invece, sul premio alle affissioni che ha visto vincere nuovamente Piazza Italia e per quello per la pubblicità stampata andato ancora a Amref. Una menzione speciale della giuria è andata al comune di Padova per essere intervenuto con determinazione per liberare la città da campagne pubblicitarie fondate su stereotipi violenti e sessisti, rinnovando l”impegno nella lotta contro ogni tipo di violenza sulle donne e nella promozione di una cultura differente. La premiazione si è svolta a Roma, nell Spazio Europa, sede del Parlamento e della Commissione europea’

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