Bari, proposta di legge popolare 50/50 | Giulia
Top

Bari, proposta di legge popolare 50/50

Per istituire l’obbligo di equa rappresentanza numerica e la doppia preferenza, maschile e femminile. GiULiA-Bari tra le associazioni promotrici. [Maria Luisa Mastrogiovanni]

Bari, proposta di legge popolare 50/50
Preroll

Redazione Modifica articolo

8 Marzo 2012 - 17.07


ATF

Mai più senza “50 e 50”.
E’ l’obiettivo della proposta di legge popolare presentata oggi a Bari, per la modifica della legge elettorale regionale che introduca la ‘doppia preferenza’, cioè l’obbligo di equa rappresentanza numerica, maschile e femminile, nelle liste elettorali e l’obbligo di esprimere sulla scheda elettorale due preferenze, una per candidati uomini e l’altra per candidate donne.
In Italia sarebbe la prima volta: nessun’altra regione ha in vigore una legge che garantisce l’equa rappresentanza.

L’unico caso è la Campania, dove la legge sulla doppia preferenza è stata adottata e dove, grazie a quella legge, che ha superato il vaglio della Corte Costituzionale, oggi siedono 14 donne in Consiglio regionale.
Rispetto a quella della Campania, che destina la quota del 30% alle donne, quella pugliese si pone un obiettivo più importante: il 50%.

Servono 15.000 firme perché la proposta di legge possa essere presentata.
Nei prossimi giorni in giro per la Puglia si troveranno banchetti e gazebo per la raccolta delle firme: il Comitato promotore, cui aderisce anche Giulia Puglia, vuole mettercela tutta perché la legge sia in vigore già a partire dalle prossime elezioni regionali.

Che l’introduzione delle quote sia efficace e generi un innalzamento della qualità della politica come ‘servizio pubblico’, lo dimostra una recente ricerca di due docenti della Bocconi (Link), che dimostrano, dati alla mano, come la vecchia legge sulle quote rosa, poi abrogata perché incostituzionale, ha dato i suoi risultati: più donne elette, con titoli di studio superiori, più competenti e preparate. Tutti valori messi al servizio dei cittadini.

Questi i passaggi più importanti della proposta di legge regionale in Puglia

In ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50%.

La lista che non rispetti questa caratteristica non è ammessa.

In tutti i programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria di candidate/i di entrambi i sessi, nei messaggi autogestiti deve essere messa in risalto con pari evidenza la presenza di candidate/i di entrambe i sessi nella lista presenta dal soggetto politico che realizza il messaggio.

Si posso esprimere uno o due voti di preferenza.

Se si esprimono due preferenze queste non possono riferirsi a due candidate/i dello stesso sesso.

Se si esprimono due preferenze per candidate/i dello stesso sesso la seconda preferenza è nulla.

Il Comitato promotore:

La Consigliera regionale di parità, la Commissione regionale di Pari Opportunità, la Consulta regionale femminile, le Consigliere di parità provinciali di Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Foggia, le donne dei partiti IDV, PD, PDL, PSI, Rifondazione Comunista, SEL, UdC, e dei movimenti La Puglia per Vendola, La Puglia prima di tutto, Movimento Schittulli, le Associazioni: Donne in rete – Foggia, Centro di documentazione cultura delle donne – Bari, Un desiderio in comune- Bari, Sui generis –Lecce, Maschile/Plurale:Uomini in gioco, Coordinamento delle associazioni femminili – Bari, Udi – Comitato promotore 50/50, Giulia- giornaliste unite libere e autonome.

In allegato il manifesto della campagna

Native

Articoli correlati