Tiro a segno (che bella pancia) | Giulia
Top

Tiro a segno (che bella pancia)

Un racconto (di vita) tratto da “E’ Donna”, progetto realizzato con Francesca de Lena per la Fondazione Pangea Onlus, contro discriminazioni e violenze. Di [Stefania Spanò]

Tiro a segno (che bella pancia)
Preroll

Redazione Modifica articolo

10 Maggio 2012 - 23.43


ATF

Il mio bambino mi ha dato un calcio mentre facevo la fila per la ruota panoramica. Mio marito era a lanciare freccette al tiro al bersaglio, altrimenti si sarebbe precipitato a poggiarmi una mano sulla pancia.

Da quando sono incinta gli uomini non fanno altro, poggiano la mano e sorridono.

Siamo venuti al luna park alla fine di una brutta giornata.

– Che bella pancia! – ha detto stamattina il mio capo invitandomi nel suo ufficio. Mi ha fatto accomodare tra mille cerimonie e ha preso a gesticolare e parlare con voce concitata: – Devo farlo – ha detto. – Non è una mia decisione mandarla via, mi creda. Ha abbassato gli occhi e si è messo a scuotere la testa, la scuoteva così forte che ho temuto gli si staccasse dal collo: E’ uno scandalo! sembrava pensasse. Quando l’ha rialzata ha fatto un grosso sorriso, si è messo in piedi e mi ha accompagnato fuori. Mi ha fatto gli auguri per tutto, ma soprattutto per il bambino.

– Posso? – mi ha chiesto.

Non ho neanche avuto il tempo di rispondere e già avevo la sua mano sulla pancia.

Native

Articoli correlati