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Ester, perseguitata dal sindaco amico dei boss

Ester Castano, giornalista di Altomilanese, bersagliata da querele del sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste, arrestato per rapporti con la ‘ndrangheta [di Alberto Spampinato]

Ester, perseguitata dal sindaco amico dei boss
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15 Ottobre 2012 - 01.41


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Una coraggiosa giornalista di 21 anni, Ester Castano, è stata bersagliata per un anno dalle querele per diffamazione e dalle diffide di Alfredo Celeste (Pdl), sindaco di Sedriano (Milano), arrestato martedì 10 ottobre e messo agli arresti domiciliari per i suoi rapporti ravvicinati con il presunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino, anch’egli arrestato nell’ambito dell’inchiesta per voto di scambio che ha portato in carcere l’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zampetti del Pdl.

La cronista scrive sul settimanale Altomilanese di Magenta. Di fronte a certi avvenimenti ha fatto le domande giuste. Ma il primo cittadino si e’ comportato come fanno gli amministratori pubblici che hanno qualcosa da nascondere: si e’ mostrato offeso e addirittura l’ha accusata di molestarlo con le sue domande; l’ha querelata e l’ha diffidata ripetutamente; le ha intimato attraverso i carabinieri di non avvicinarsi fisicamente a lui e – sempre per il tramite dei militari dell’Arma, le ha ‘consigliato’ di trasferirsi altrove. Negli ultimi mesi, ogni volta che pubblicava un articolo, Ester è stata convocata in caserma dai carabinieri che le hanno notificato una nuova diffida.

Questa vicenda paradossale di una palese, continuata azione intimidatoria nei confronti di chi ha il compito specifico di informare i cittadini, fa vedere quanto sia faticoso e per nulla pacifico, in Italia, fare la cronaca locale rispettando i canoni del giornalismo.

I guai di Ester sono cominciati proprio perché ha cercato di chiarire alcuni strani aspetti dell’episodio per cui il primo cittadino adesso è finito agli arresti: la contestatissima pubblica manifestazione all’auditorium di Sedriano, a maggio del 2011, con ospite d’onore la consigliera regionale Nicole Minetti, madrina di un concorso di creatività femminile promosso dal sindaco.

In quel periodo la Minetti era nell’occhio del ciclone per il coinvolgimento nello scandalo delle “Olgettine”. Il sindaco sapeva bene che la manifestazione sarebbe stata contestata e ciò lo preoccupava. Perciò la sera prima, come rivela l’ordinanza di custodia cautelare della Procura di Milano, chiamò al telefono il presunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino pregandolo vivamente di partecipare e di portare con sé un certo numero di persone per far fronte ad eventuali contestatori.

L’indomani fra il centinaio di contestatori di ogni orientamento politico radunato davanti all’auditorium con striscioni e cartelli, c’erano una suora e una maestra elementare che, malamente strattonate dall’energico servizio d’ordine, furono costrette a entrare all’auditorium e a salire sul palco. La suora e la maestra denunciarono la violenza ai carabinieri con una lettera che qualche mese dopo fu pubblicata dal presidente del Comitato Pace del Magentino, Antonio Oldani.

Quella lettera fece clamore. Il sindaco reagì annunciando una querela.

Ester Castano entra in scena perché, dopo la pubblicazione della lettera della suora, va a intervistare il sindaco e riferisce che il Comune ha stanziato 7020 (settemilaventi) euro per incaricare un legale di presentare la querela. Nel suo articolo Ester dice anche che il legale incaricato è “un amico del sindaco”. Per questa affermazione Ester Castano è stata querelata per diffamazione e gli edicolanti sono stati diffidati per iscritto a non esporre la locandina del settimanale Altomilanese.

Un altro motivo di frizione risale ad aprile 2012, quando nella tranquilla Sedriano fanno sensazione sei colpi di pistola esplosi contro un’auto parcheggiata vicino a un locale collegato al giro delle slot machines.

“E’ una intimidazione?”. Ester Castano osò rivolgere questa domanda al sindaco Antonio Celeste, a margine della manifestazione del 25 aprile. Per questo fatto il 14 giugno scorso i carabinieri l’hanno convocata in caserma e le hanno letto e notificato un esposto del sindaco che la accusa di molestie e la diffida a non entrare mai più in contatto con lui.

Ma questa è solo una delle tante diffide che il primo cittadino ha fatto notificare alla giovane cronista.

Ester ne parla con ironia. “Il comandante dei carabinieri – dice – ormai mi conosce bene, perché molte volte, dopo aver letto i miei articoli, il sindaco mi ha fatto chiamare in caserma. La scenetta si è ripetuta sempre uguale: arrivo, entro nell’ufficio. Il comandante mi riferisce che il sindaco gli ha chiesto di dirmi che devo smetterla di scrivere articoli su Sedriano e mi consiglia di svolgere altrove il mio lavoro. Mi fa leggere la lettera di diffida e poi ci salutiamo. Purtroppo non posso avere copia quelle pagine piene di falsità nei miei confronti”.

In una di queste occasioni Ester Castano è stata accusata di aver istigato con un suo articolo un incendiario che ha dato fuoco ad alcune auto parcheggiate dietro il Palazzo Comunale semplicemente perché, dopo aver chiesto informazioni alla Polizia Municipale, aveva espresso dubbi sull’efficacia del servizio antincendio della scuola. “Da allora – dice Ester – il vicesindaco mi ha proibito di parlare con i vigili”.

Come fa a lavorare un cronista in queste condizioni? Ester abbozza un sorriso: “E’ dura perché ci sono anche altri problemi. Il primo è il precariato. La cronaca giudiziaria la scrivo gratis per Stampoantimafioso.it di cui sono redattrice. Prima di lavorare per Altomilanese e per la Prealpina ho fatto giornalismo televisivo per una web tv locale: dopo dodici mesi di lavoro e 36 servizi video per i quali avevo fatto anche le riprese sono stata ‘espulsa’ dalla redazione e liquidata con un assegno di 20 euro e gli insulti del direttore. E’ dura, ma io continuo perché ho una passione insana per il giornalismo”. Sono anche una studentessa di lettere povera ma molto molto contenta di ciò che fa”.

Cosa hai provato quando hai saputo che il sindaco che ti diffidava continuamente è stato arrestato? “E’ difficile dirlo. Sono contenta di aver fiutato giusto e di non aver mollato la presa. E’ una piccola grande soddisfazione. E meno male che a darmi coraggio c’è stato Nando Dalla Chiesa e ci siete stati voi di Ossigeno. Questo non mi ha fatto sentire sola. Mi ha permesso di continuare a fare il mio lavoro con la serenità e la determinazione di sempre”.

Il ruolo di Ossigeno. Lo scorso giugno Ester Castano, seriamente preoccupata, si è rivolta a Ossigeno. L’Osservatorio l’ha assistita con pareri legali dell’avvocato Giulio Vasaturo e indicazioni pratiche per allentare la forte pressione che stava subendo. Nell’interesse della giornalista e d’intesa con lei è prevalsa la linea di non rendere pubblica subito la vicenda e, al contempo, di preparare una iniziativa pubblica per promuovere la solidarietà verso di lei e la libertà di cronaca. Fare conoscere a tutti questa vicenda nei suoi aspetti paradossali può aiutare a capire quali abusi si possono commettere sotto la parvenza della legalità contro i giornalisti, usando strumentalmente mezzi legali quali la querela e la diffida.

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