"Io la amo". Senza vergogna... | Giulia
Top

"Io la amo". Senza vergogna...

Mentre Rosaria Aprea è grave in ospedale, il convivente dai giudici parla ancora di amore, ma non di gelosia. Anche questa è violenza.

"Io la amo". Senza vergogna...
Preroll

Redazione Modifica articolo

14 Maggio 2013 - 15.18


ATF

Verte ancora in condizioni gravissime Rosaria Aprea di 20 anni, che domenica notte è stata brutalmente picchiata dal suo convivente fino al punto da doverle asportare la milza. È così che vivrà da oggi in poi la giovane miss residente a Macerata Campania. Per una banale lite di gelosia ora è in pericolo di vita. La prognosi, infatti, è ancora riservata.

Ma al peggio non c”è mai fine. Non bastano i gesti folli, incomprensibili oltre che ignobili contro le donne che ogni giorno affollano le edizioni dei quotidiani e dei telegiornali. No, non bastano. Adesso Rosaria deve anche sapere che il suo fidanzato la ama ancora e che la gelosia non c”entra nulla col gesto compiuto. È questo, in sintesi, quanto Antonio Caliendo, 27 anni, ha riferito durante l”interrogatorio di garanzia ancora in corso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere da parte del gip Giuseppe Meccariello.

«Sono innamorato di Rosaria e dispiaciuto per quanto accaduto. Spero che guarisca il prima possibile». Ha esordito così prima di rispondere alle domande del gip. Il giovane ha affermato che l”episodio sarebbe stato originato da un litigio per futili motivi, e non per uno scatto d”ira dovuto alla gelosia. Come se dei futili motivi potessero scagionarlo e giustificare un gesto che ha mandato all”ospedale la giovane ragazza.

«Domenica sera – ha spiegato il giovane – mi sono recato a Macerata Campania a casa di Rosaria in quanto dovevamo uscire per assistere ad una processione religiosa. Eravamo solo io e lei in casa, la madre e i fratelli erano già in piazza; Rosaria però non voleva uscire con me, così mi sono diretto verso l”uscio per andarmene, poi una volta sul pianerottolo lei mi ha spinto, a quel punto ho reagito spingendola anch”io». «Le ho dato poi anche un calcio per allontanarla, ma non era così forte – ha aggiunto – Lei è caduta e si lamentava, così io le ho chiesto se stava bene e mi sono offerto di portarla in ospedale ma lei ha detto che avrebbe atteso la madre».

Il giovane ha negato di aver preso a pugni la compagna. «Le ho dato solo quel calcio», ha insistito, ammettendo poi che in passato «ci sono stati tra di noi altri momenti di tensione; le ho dato qualche schiaffo ma nulla più».

Le parole di Caliendo non possono non far riflettere. Un uomo che riesce a parlare di amore e di violenza nello stesso momento può davvero essere considerato un uomo? Uno schiaffo e nulla più: così ha detto agli uomini della Squadra Mobile. Sono proprio queste parole che danno più fastidio, soprattutto se accostate alla parola “amore”, pronunciata solo per nascondere un gesto profondamente egoista e maschilista.

In almeno due occasioni la giovane aveva presentato formale denuncia alle forze dell”ordine per aggressioni e lesioni contro il compagno, ma nonostante le denunce, la giovane aspirante miss non ha avuto la forza di lasciare l”imprenditore di Casal di Principe, eccessivamente geloso e violento. Anzi sembra che i due, che non vivevano attualmente insieme, fossero in procinto di trasferirsi a Casal di Principe presso un appartamento in uso all”uomo. Ancora non è chiaro inoltre il luogo in cui sarebbe avvenuta l”aggressione.

Sarà decisiva a questo punto la versione che fornirà la 20enne Rosaria Aprea. Stamani gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta non l”hanno potuta sentire viste le sue condizioni fisiche e psicologiche. Solo domani i medici potranno dichiarare ufficialmente fuori pericolo la donna, che in poche ore dopo il ricovero ha subito due operazioni, la prima per l”asportazione della milza, completamente spappolata per violenti calci sferrati dal 27enne, la seconda per bloccare un”emorragia surrenalica. La ragazza inoltre è apparsa molto provata psicologicamente; anche per questo motivo non è stata in grado di parlare con gli investigatori.

Native

Articoli correlati