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Bologna celebra il cinema lesbico

Some Prefer Cake: 5 giorni, 51 film, 21 prime, di cui 8 europee, 3 mostre fotografiche, 2 presentazioni di libri, 1 spettacolo di danza e molto altro ancora. Di [Rosa Leanza]

Bologna celebra il cinema lesbico
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20 Settembre 2013 - 16.45


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È giunto alla settima edizione “Some Prefer Cake”, festival internazionale di cinema lesbico ospitato dalla città di Bologna [18/22 settembre 2013]. A fondarlo il Fuoricampo Lesbian Group e a dirigerlo Luki Massa, storica del cinema e regista. Quest”anno il festival si è accresciuto di un”altra giornata per far posto ai 51 film in programmazione, alle mostre fotografiche, alla presentazione dei libri ed agli eventi collaterali.

L’edizione 2013 è dedicata alle donne lesbiche che resistono in Sudafrica, vittime dello stupro correttivo ma una attenzione particolare è rivolta anche alle lesbiche che resistono in Cina. Condizione testimoniata dai documentari presenti grazie alla ricerca effettuata dalla regista Elles Tournent ,direttrice del Festival delle donne di Bruxelles e che sarà presente al Festival. La rassegna bolognese tratta di cinema lesbico in tutte le sue declinazioni, dalla commedia al dramma, dalla proposta del film della regista Anna Margarita Albelo Who is afraid of Vagina Wolf ? al primo film nepalese a narrare di una storia lesbica di Subarna Thapa Soongava – Dance of the Orchids.
In questa edizione si sono aggiunte due Web serie, a riprova del contributo sempre maggiore che arriva dal supporto digitale.

La condizione delle donne nel mondo viene proposta con documentari che non è possibile vedere altrove, uno di questi è Cartografia della soledad diretto da Nocem Collado che tratta della condizione delle vedove in India, Nepal e Afghanistan paesi dove il dominio maschile sulle donne viene esercitato con spietatezza.

Nato come rassegna dedicata ai cortometraggi italiani non visibili nella grande distribuzione, negli anni Some Prefer Cake è cresciuta proponendo film sperimentali e di animazione su pellicola o in digitale, documentari, cortometraggi, tavole rotonde come quella che si terrà domenica mattina sul tema del femminicidio nei media.

Luki Massa, direttrice artistica del Festival (attualmente impegnata nella lavorazione di un documentario sulla Storia del movimento lesbico in Italia) sottolinea il respiro internazionale del Festival, non solo per la produzione proposta ma anche per le ospiti provenienti da diverse nazioni e che nelle giornate bolognesi incontreranno il pubblico. Sono state tenaci nel tempo le organizzatrici e oggi le 20 combattive del Fuoricampo Lesbian Group sono in grado di offrirci la ricchezza del cinema lesbico per riflettere, sorridere ed incontarci all”ombra delle due torri.

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