La forza di 1,8 miliardi. Adolescenti e giovani possono trasformare il futuro | Giulia
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La forza di 1,8 miliardi. Adolescenti e giovani possono trasformare il futuro

Lancio del Rapporto UNFPA - Lo stato della popolazione nel mondo 2014. Appuntamento a Roma il 18 novembre alle ore 11 presso la Sala Stampa Estera - Via dell’Umiltà 83/c.

La forza di 1,8 miliardi. Adolescenti e giovani possono trasformare il futuro
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13 Novembre 2014 - 21.43


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Sono 1,8 miliardi in tutto il mondo i/le giovani di età compresa tra i 10 e i 24 anni, su una popolazione mondiale di 7,3 miliardi di persone. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, raggiungeranno i 2 miliardi entro la metà del secolo attuale. Di questa ampia percentuale fanno parte ben 600 milioni di ragazze con le loro specifiche esigenze, difficoltà e aspirazioni.

Attualmente, nei Paesi in via di sviluppo, dove risiede la più alta percentuale di tale popolazione giovanile, una adolescente su tre si sposa prima di aver compiuto i 18 anni, mettendo a repentaglio salute, istruzione e prospettive per il futuro.

Ai matrimoni precoci sono strettamente connesse le gravidanze adolescenziali con tutto ciò che questo comporta per la salute e non solo. Quasi la metà del totale degli abusi sessuali sono commessi su ragazze che hanno meno di 16 anni. Così come sono bambine e adolescenti a subire le mutilazioni dei genitali femminili e a correre il rischio più alto di contrarre HIV/AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili. La grande cornice che fa da sfondo a tutto ciò è la povertà che riguarda i/le minori in tutto il mondo.

Il Rapporto dell’UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), presentato in contemporanea mondiale il 18 novembre 2014, in Italia sarà lanciato da AIDOS, che ne cura l’edizione italiana.

La popolazione giovane più numerosa della storia deve essere vista come una opportunità unica per lo sviluppo economico e sociale. Lavorare quindi sul loro empowerment, in campi quali istruzione, salute ed economia, potrà avere effetti a catena estremamente positivi per le comunità di riferimento e più possibilità di prevenire i problemi sopra elencati. Lasciare i bisogni delle/dei minori fuori dalle politiche volte a realizzare uno sviluppo sostenibile, vuol dire ignorare un enorme potenziale. Gli sforzi per sradicare la povertà e realizzare così uno sviluppo umano sostenibile andranno a buon fine solo quando le/gli adolescenti vedranno riconosciuti i propri diritti.

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