Svetlana Aleksievic è la scrittrice e giornalista bielorussa alla quale qualche giorno fa è stato assegnato il premio Nobel per la letteratura. GiULiA è orgogliosa di questo premio ad una donna e a una giornalista, che da appassionata testimone è riuscita a trasformare poi la cronaca in materia per una grande scrittura letteraria.
Pubblichiamo qui di seguito alcuni stralci del bel ritratto fatto dalla nostra collega Bia Sarasini che potete leggere integralmente qui: http://www.donnealtri.it/2015/10/svetlana-alksievic-la-fine-dellurss-nelle-voci-degli-altri/.
Un Nobel col botto, quello assegnato dall’Accademia di Stoccolma alla scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievic. Mentre il mondo letterario cercava di capire chi era questa autrice sconosciuta, sia pure tradotta in 20 lingue, e perché era stata preferita a tanti illustri candidati, a cominciare da Philip Roth, nelle polemiche letterarie ha fatto irruzione la politica. E quale politica. Non solo Svetlana Aleksievic ha detto, come già nel passato, che a lei non piacciono «né Stalin né Putin», ma è entrata nel vivo dell’attualità.I libri di Svetlana Aleksievic sono infatti basati su un lavoro di ricerca e di intervista. Migliaia di interviste. Infatti scrivere un libro, dice, «mi prende fino a dieci anni». Poi tutte quelle voci vengono messe insieme a comporre un racconto plurale, sempre visto dal basso. Le sue non sono il genere di interviste che hanno reso famosa Oriana Fallaci, gli incontri a tu per tu con i grandi della terra. Svetlana intervista le persone che nel vivere la loro vita quotidiana, si trovano a essere immerse nella grande storia. Che subiscono, e di cui pure sono attivamente parte.