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Un passo avanti e 15 indietro

In Italia è in corso un attacco concentrico a faticate conquiste di dignità e parità. Col sostegno di mezzo governo. Ma le donne si stanno mobilitando. A partire da Verona

Un passo avanti e 15 indietro
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11 Marzo 2019 - 22.36


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Molte le iniziative e molte anche le prese di posizione contro l’aggressione oscurantista partita col ddl Pillon, proseguita con attacchi scomposti pro case chiuse e contro 8 marzo e tutt’altro che terminata. Il nostro contributo come “giulie” non può che essere quello d’informare. Segnaliamo quindi alcuni articoli utili alla comprensione di quanto sta accadendo e soprattutto di cosa si sta rischiando. Mentre partono appelli a manifestare a Verona contro il “Congresso mondiale della famiglia” che si terrà dal 29 al 31 marzo. Congresso a cui partecipa anche il ministro per la Famiglia e la Disabilità, Lorenzo Fontana. Lo stesso ministro Fontana che poi capeggerà anche la delegazione italiana alla 63esima edizione della Commissione sullo Status della Donna dell’Onu che si svolge a New York.

Contro questo patrocinio istituzionale all’adunata dei movimenti pro-life di mezzo mondo, Emma Bonino (Più Europa) assieme a Riccardo Magi ha presentato un’interrogazione parlamentare, mentre Laura Boldrini ha sottolineato come questo sia “un momento storico in cui vengono messe in discussione tutte le conquiste fatte, e non solo in Italia. Un’ondata sopra i diritti delle donne”.

Ecco allora alcuni articoli sul tema : 

– la ricostruzione di Annalisa Camilli su Internazionale

– la riflessione di Silvia Garambois, vice presidente di GiULiA su Striscia Rossa

l’articolo di Angela Gennaro su Open

– il pezzo di Laura Onofri per Se Non Ora Quando

– l’articolo di Bianca Pomeranzi su Femministerie


 

 

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