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Salute: protesi al seno caso internazionale, migliaia di donne nel dubbio

'Oggi il ministro della Sanita'' francese ha raccomandato il loro espianto mentre l''omologo inglese lo sconsiglia alle 42 mila donne britanniche che le hanno impiantate'

Salute: protesi al seno caso internazionale, migliaia di donne nel dubbio
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23 Dicembre 2011 - 14.58


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‘Roma, 23 dic – E” diventato un caso internazionale quello delle protesi mammarie della compagnia Poly Implants Prosthesis (Pip), attualmente in bancarotta e messa sotto inchiesta nel 2010 dalle autorita” francesi per l”utilizzo di un tipo di silicone non conforme alle regole sanitarie. Una settimana fa l”Agenzia per la sicurezza sanitaria francese aveva lanciato l”allarme per la scoperta di otto casi di tumore in donne che avevano impiantato quel tipo di protesi, precisando solo in seguito che non esisteva una correlazione certa. Trentamila donne in Francia, e centinaia di migliaia in tutto il mondo restano ora nel dubbio.
Oggi il ministro della Sanita” francese, Xavier Bertrand, ha comunque raccomandato ””a titolo preventivo e senza carattere d”urgenza”” il loro espianto, perche” anche se non e” provato che aumentino i rischi di cancro, le protesi Pip si romperebbero facilmente. Di diverso avviso le autorita” britanniche. Il responsabile del settore medico, Sally Davies, ha comunicato oggi che il governo non consigliera” la rimozione delle protesi alle 42 mila donne che le hanno impiantate in Inghilterra.
””Rispettiamo la decisione del governo francese, ma nessun altro paese ha fatto questo passo perche” attualmente non ci sono prove a supportarlo””, ha detto Davies, mentre il ministro della Sanita”, Andrew Lansley, ha detto alla Bbbc che ””non ci sono prove di tossicita” e non abbiamo prove di sostanziali differenze in termini di rotture di questi impianti rispetto agli altri””. In Belgio, l”agenzia sanitaria ha ordinato esami clinici sistematici nei confronti delle donne portatrici di protesi Pip, mentre in Italia il ministro della Salute, Renato Balduzzi, confermando ””che non c”e” alcun rischio di cancerogenicita”””, ha istituito un gruppo di lavoro in modo da monitorare la situazione e fornire tutte le informazioni utili.
Secondo quanto riportato dalla stessa azienda nel procedimento per bancarotta iniziato nel 2010, il 27-28% delle esportazioni di queste protesi e” stato venduto in paesi dell”Europa occidentale, come Gran Bretagna, Spagna, Italia e Germania, fra il 2007 e il 2009. (asca)______________________________________________________________ ITALIA: IL CHIRURGO, A DECINE DI MIGLIAIA TELEFONANO. Sono ””decine di migliaia”” le telefonate giunte ai chirurghi in tutta Italia, negli ultimi due giorni, da parte di donne che hanno un impianto di protesi mammaria, dopo l”allarme per la pericolosita” delle protesi francesi ”Pip”. Lo afferma Giulio Basoccu, primario di Chirurgia plastica all”Istituto neurotraumatologico italiano (Ini) e membro della Societa” italiana di chirurgia plastica ed estetica (Aicpe).
””Dai contatti registrati in questi giorni dai chirurghi dell”Aicpe su tutto il territorio nazionale – ha sottolineato Basoccu – possiamo dire che una prima stima indica in decine di migliaia le donne che hanno telefonato o contattato i chirurghi presso i quali hanno effettuato un impianto di protesi””. Le donne, afferma l”esperto, ””sono preoccupate e chiedono informazioni sul da farsi; molte non conoscono che tipo di protesi e” stata loro impiantata””. Ad ogni modo, Basoccu ribadisce l”invito ad evitare gli allarmismi: ””Non c”e” – rileva – alcuna prova scientifica del nesso tra protesi Pip e insorgenza del cancro al seno””. (ansa)’

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