La sottile Linea rosa, omaggio al cinema delle donne | Giulia
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La sottile Linea rosa, omaggio al cinema delle donne

Primo appuntamento con la regista Rosalia Polizzi. La rassegna della Cineteca Nazionale e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio. Al cinema Trevi di Roma

La sottile Linea rosa, omaggio al cinema delle donne
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28 Febbraio 2012 - 12.54


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‘Roma, 27 feb – La Cineteca Nazionale e il Cinema Trevi in collaborazione con l”Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, dopo i successi degli anni passati, riallacciano il filo con la produzione cinematografica italiana realizzata dalle donne, in una ipotetica controstoria del cinema italiano, attraverso figure di registe o attrici che vogliamo ricordare e (ri)vedere. Gli appuntamenti mensili, a cura di Maria Coletti e Annamaria Licciardello, vogliono realizzare un viaggio immaginario, pur con le inevitabili lacune, attraverso cio” che e” stato prodotto in questi anni dalle donne, le mille tematiche affrontate, e i molti stili che le riflettono: il corpo, la memoria, la storia, il paesaggio italiano e le trasformazioni sociali e familiari, le piccole e grandi resistenze. Una molteplicita” di sguardi e di riflessioni sul cinema e sulla realta” italiana che trova un corrispettivo linguistico anche nella varieta” dei formati, dalla pellicola al video, dalla finzione al documentario.

L”appuntamento di febbraio vuole rendere omaggio alla regista italo-argentina, ex allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia, Rosalia Polizzi (nella foto), da poco scomparsa. ””La storia delle donne in Italia e del femminismo non puo” essere studiata senza la conoscenza dell”opera e dei film di questa regista. Rosalia Polizzi e” stata una testimone e una interprete molto attenta del movimento femminista, ne ha raccontato le lotte e le conquiste e ha contribuito a far conoscere e a diffondere il pensiero delle donne. I suoi film documentari, degli anni settanta in particolare, sono stati citati, con il riuso di alcuni brani, in diversi film successivi, da una nuova generazione di giovani registe per le loro opere sul tema della condizione femminile. Citiamo in particolare Alina Marazzi e Silvia Savorelli””. In copertina, un”immagine dal film di Polizzi, Riconciliati.

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