Un premio per le giovani scienziate sarde | Giulia
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Un premio per le giovani scienziate sarde

Una sfida alla persistenza di stereotipi che ancora condizionano le donne, lontane da un’effettiva parità di genere nelle pubblicazioni scientifiche

Un premio per le giovani scienziate sarde
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16 Settembre 2019 - 23.06


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Ci sono un’ingegnera dei trasporti, felice di avere realizzato i suoi sogni in un ambiente prettamente maschile, e una veterinaria che studia le interazioni fra i cani e i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, un’ortottista che conosce tutte le debolezze dell’occhio pigro e una divulgatrice scientifica innamorata della fisica solare.
Sono soltanto alcune delle giovani, nate oppure operanti in Sardegna e per la Sardegna, che si sono candidate per la prima edizione del premio “Donna e scienza”, rivolto a donne che abbiano svolto attività nel campo della ricerca scientifica, della didattica della scienza e della diffusione della cultura scientifica.  Una bella sfida alla persistenza di stereotipi che ancora condizionano le donne, lontane da un’effettiva parità di genere nella ricerca e nelle pubblicazioni scientifiche. Basta ricordare come le docenti universitarie in materie Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) siano in Italia meno del 30%, qualificandoci come terz’ultimi in Europa (soltanto Malta e Grecia realizzano performances peggiori delle nostre).
Così come resistono forti pregiudizi nell’accesso alle facoltà scientifiche, con le percentuali più basse di studentesse iscritte a informatica e ingegneria. E se fino ad oggi il premio Nobel, istituito nel 1901, è stato assegnato solo a 51 donne (circa il 4% dell’intero campione), il numero delle “Nobel” scende ad appena 20 se consideriamo le studiose che l’hanno ottenuto nelle discipline scientifiche.  Ben venga dunque un premio che incoraggia le giovani scienziate, promosso con l’obiettivo di offrire un riconoscimento a figure femminili che abbiano contribuito a dare prestigio alla Sardegna in campo scientifico. Del resto proprio a Cagliari, una delle rarissime università (sei in tutt’Italia) guidate da una donna, la neurologa Maria Del Zompo, sono stati avviati programmi di sostegno a studentesse e ricercatrici che cercano di favorire il riequilibrio di genere nelle carriere.  Ci sono ancora 15 giorni di tempo per concorrere al premio, fortemente voluto dall’Associazione ScienzaSocietàScienza.
Le candidature, comprensive di curriculum, categoria di riferimento e una chiara descrizione del legame della candidata con la Scienza e con la Sardegna, dovranno pervenire entro il 30 settembre 2019 per e-mail a Carla Romagnino, presidente dell’Associazione. La vincitrice riceverà un premio in denaro (ha raggiunto il traguardo prefissato di 3mila euro il crowfunding su Eppela per sostenere il premio) nel corso di una cerimonia speciale, in occasione del Cagliari Festival Scienza che si svolgerà nel capoluogo sardo dal 7 al 12 novembre 2019. Info qui e su Facebook.

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