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Licenziata perché si rifiuta di fare propaganda

Masha Gessen si era rifiutata di mandare un inviato al seguito di Putin che, per propaganda di regime, si metteva alla testa di uno stormo di cicogne. [Maria Magarik]

Licenziata perché si rifiuta di fare propaganda
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12 Settembre 2012 - 00.19


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Niente inviato per seguire il presidente Putin che salva le cicogne? Niente più posto da caporedattore. Anzi devi andare proprio via dal giornale. Accade a Masha Gessen, giornalista che dirigeva con passione la rivista “Attorno al mondo”. All”editore non è piaciuta il categorico “No!” della giornalista alla richiesta di seguire con un inviato le gesta dello zar di Mosca, per l”occasione nelle vesti di ambientalista per conquistare un minuto di gloria.

La Gessen comunica il suo abbandono su twitter e ironicamente “ringrazia”- apertamente – il leader del Cremlino. Perché snobbare l”operazione mediatica di Putin che in più é il presidente della Società Nazionale Geografica russa se la rivista è chiamata – storicamente – a informare sulle attività dell”associazione?

“Non lo ritenevo interessante”, risponde seccamente Masha Gessen. Un gesto di autonomia giornalistica indigesto in un Paese dove la stampa, da sempre, è pronta ad esaltare qualsiasi gesto del potere senza mai domandarsi sul perché e a cosa serva. La Gessen invece lo ha fatto. Ed ha pagato.

Salvare dall”estinzione le cicogne bianche della penisola di Jamal é senz”altro una missione nobile. Tutto il mondo ha potuto ammirare Putin, decollato con un deltaplano, come se fosse il leader dello stormo alla guida di sei cicogne allevate nel parco di Okskij. Agli esperti mediatici del Cremlino l”operazione “Cicogna bianca” sembrava un”opera perfetta, perfetto il messaggio: il carismatico leader aiuta il popolo ad attraversare il mare e gli oceani per salvarlo dalle terribili tempeste in agguato. Gli “image-makers” putiniani erano così contenti del “capolavoro” da non accorgersi di aver sfiorato il ridicolo.

Perché travestire il leader del Paese più grande del mondo da cicogna? E poi, si può con un deltaplano salvare dagli errori di rotta questa bellissima specie di uccelli a rischio estinzione? Per gli esperti, si é trattato solo dell”ennesima stupidaggine degli ideologi di palazzo che fanno a gara per recuperare la popolarità di Putin. E a chi non piace la fervida, surreale e ridicola fantasia dei consiglieri di Putin, non resta che dire addio al posto di lavoro. Ma salvando la dignità e lanciando il messaggio che anche a Mosca si può dire “No, grazie!”.

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