Ma a che mi serve il teatro? | Giulia
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Ma a che mi serve il teatro?

'Per la prima volta alla direzione artistica del teatro sperimentale Pim Off di Milano c''è una donna, Barbara Toma. Con uno staff di donne. Di [Marilù Mastrogiovanni] '

Ma a che mi serve il teatro?
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28 Settembre 2012 - 18.34


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Barbara ha pensato che dopo aver dedicato una vita a dire quello che voleva dire con il suo corpo prima (è ballerina) e con quello degli altri poi (è coreografa), era arrivato il momento di osare: far dire agli spettatori, anche a chi non può permettersi più di un euro a spettacolo, “Che cosa me ne faccio del teatro”?

Il Pim off, celebre teatro di ricerca di Milano per la prima volta ha alla direzione artistica una donna. Barbara Toma, 39 anni, di origini leccesi-olandesi, si è circondata da uno staff di sole donne: 10 in tutto. E si fa chiamare direttora.

Una rivoluzione in campo teatrale e soprattutto della ricerca, dove la presenza maschile, soprattutto nelle posizioni di vertice, finora è stata esclusivamente maschile.

Barbara è partita, nella ideazione della ‘sua’ stagione teatrale, forse inconsapevolmente, da una propensione tutta femminile: quella dell’accoglienza e dell’accoglienza che crea.

Accogliere per creare, lei, Barbara, neo mamma che ha ballato col pancione “Io non dormo”, uno spettacolo che parla “dell’inconveniente di essere madre”, e prima ancora ha ideato spettacoli sulla violenza sulle donne e la morte, andando fino in Camerun per lavorare sulla “Libertà” con le donne prigioniere di culture maschili, lei, Barbara Toma, ha deciso di accogliere per creare il teatro, con il ‘suo’ pubblico.

“Ho pensato a questa stagione all”ombra della precarietà – dice Barbara – e dell”evento eccezionale: direttore artistico di un teatro, e quando mi capita più? E mi son detta: meglio osare, cogliere questa occasione per cercare di fare qualcosa di buono per il teatro, qualcosa che ho sempre sognato, senza paura, senza scendere a compromessi! Se qualcuno mi ha dato la sua fiducia l”unico modo per non tradirlo è essere sincera. E una volta capito questo tutto è diventato più facile, ho smesso di sentirmi schiacciata dal peso della responsabilità che il mio ruolo comporta e ho iniziato a creare mettendo tutto in discussione, anche le mie certezze, e ponendomi delle domande, una su tutte: che cosa me ne faccio del teatro?”.



”Si va a teatro – continua – per ritrovare qualcosa di noi stessi, e così ho pensato ad una stagione che potesse costantemente metterci a confronto con il senso del vivere. 
Ho pensato ad un luogo dove poter scoprire il teatro e la danza di ricerca con pochi euro, dove poter incontrare gli artisti, sentire i loro trascorsi e studiare con registi e coreografi importanti; partecipare a progetti speciali diventando protagonisti degli spettacoli in cartellone. Perché farebbe bene a tutti danzare, calcare le scene una volta nella vita, imparare ad avere il coraggio di mettersi a nudo per poi riconoscersi e farsi riconoscere”. 

Il teatro di Barbara è una scatola magica che offre possibilità di ricerca, di studio, di sperimentazione, un luogo che protegge gli artisti, un punto di ritrovo, rifugio per curiosi e punto di riferimento per i professionisti del settore. Un luogo pubblico, di incontro, di condivisione, di apprendimento che offre la possibilità di vedere il mondo con uno sguardo diverso. 



La nuova stagione del PimOff, teatro sperimentale che sempre si è distinto per le scelte coraggiose, punta su quattro temi fondamentali: la condivisione, la formazione, la possibilità e la presa di coscienza. Quattro concetti che sviluppano in un fitto cartellone di spettacoli, incontri e laboratori. Punto di partenza e non di arrivo. 
Un invito rivolto a operatori, artisti e pubblico perché riflettano ed agiscano insieme sul futuro del teatro, perché condividano dubbi e passioni di chi il teatro lo fa o lo ama e perché lo portino fuori, in città. 
Questa nuova idea di teatro fa del contenitore culturale un luogo di formazione che ha come principale obbiettivo quello di offrire possibilità.
Barbara toma punta sulla formazione di qualità a prezzi da “precari”: da un minimo di un euro ad un massimo di 5 euro l’ora per la formazione; gli spettacoli a 10 euro e, col carnet, a 5 euro.

“Chi non ama il teatro viene al PIm OFF”, è il suo slogan.

Mentre tutto il senso della nuova programmazione è racchiuso in una domanda e in una foto: tre donne, un’anziana, una ragazzina e una bimba, che in un appartamento popolare si chiedono “Che cosa me ne faccio del teatro”?
E’ come se il Pim off rispondesse: “Ecco, adesso il teatro è tuo, come il corpo. Fanne quello che vuoi. Usalo”.

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Barbara Toma da vicino[/i]




Nata il 19 giugno ”73 studia e lavora per più di dieci anni all”estero con maestri di fama internazionale. 
Nel 1998 completa gli studi (Bda) presso la School for New Dance Development di Amsterdam. Come danzatrice ha lavorato in diversi progetti in Olanda, Germania ed Austria. Nel 2001/2 ha danzato con la compagnia DEJA” DONNè in tourneè in tutta Europa. Finalista al concorso di coreografia Città di Bologna ”00, vincitrice borsa di studio danceWEB a Vienna. Attualmente danza per la comapgnia ALDES di Roberto Castello. 
Come coreografa e interprete ha presentato i suoi primi lavori sperimentali nel 1997 in diversi teatri Olandesi. Dal 2000 vive e lavora a Milano. E” stata ospite di diversi festival (ENZIMI Roma, SHORT FORMATS 2001 e 2003 , Milano, IT”S fstvl Amsterdam, FESTival teatro PAN a Lugano…) in Italia ha presentato i suoi lavori a:Cagliari, Lecce, Mantova, Pavia, Roma, Ferrara, Sondalo, Cerrate(Br), Cervia, Roma, Milano, Bari, Catania.. Tra le sue creazioni:KRUDA (2001),DOOD (2003), GIACOMOGIACOMO (2004),FREEDOM (2006), ORBATA(2007), studi per ritratti #1.GIANNA (2009), PLURALE FEMMINILE (lavoro iniziato nel 2009 e in continua evoluzione) e i ritratti LE FERITE CHE MI SOMIGLIANO (2010) 
Nel 2006 fonda l”associazione culturale robabramata. 
Nel 2008 vince il bando DE.MO./Movin”UP promosso dal GAI e partecipa al FESTIVAL INTERNATIONALE PAROLE D”AIUEX (CAMERUN) con lo spettacolo FREEDOM. 

Nell”ambito dell”improvvisazione vanta collaborazioni con musicisti come:William Parker, Luca Venitucci, Fabrizio Puglisi, Gianni le Noci, Alberto Fiori, Cesare dell”Anna, Jeroen Kimman, Eugenio Sanna, Michael Vatcher, Filippo Monico… 
E performers come: Anna Redi, Ambra Senatore, Katie Duck, Marcella Fanzaga, Masako Nouguchi, David Fernandez.. 

Barbara Toma ha ideato e curato presso il CRT teatro dell”arte di Milano il FESTIVAL internazionale della nuova danza SHORT FORMATS nel 2005 (THE SURVIVAL KIT), nel 2006 (THE INVISIBLE POWER KIT) e nel 2011 (RUNNING OUT OF CULTURE) 
Dal 2011 è direttora artistica del teatro PIM OFF di Milano, dove era responsabile per la programmazione danza già dal 2008. 
E” tra i fondatori del movimento del tavolo nazionale delle reti e dei coordinamenti della danza e delle arti sceniche contemporanee (TANAZ) nonché del C-DAP (coordinamento Lombardo per la danza e le arti performative contemporanee). 


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