Marocco: muore quattordicenne per ustioni come punizione | Giulia
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Marocco: muore quattordicenne per ustioni come punizione

Una bambina viene uccisa dai suoi datori di lavoro. Ustioni di terzo grado su tutto il corpo.

Marocco: muore quattordicenne per ustioni come punizione
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28 Marzo 2013 - 17.33


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Aveva 14 anni la bambina che faceva la domestica presso una famiglia del Marocco. La sua morte è stata casuata da ustioni di terzo grado che le sono state inferte dai datori di lavoro, un insegnate e un poliziotto, e le sono state inferte come una vera punizione.

La morte di Fatima non può essere scollegata da quella di altre domestiche-bambine. Si tratta infatti di un vero fenomeno che coinvolge ben 60.000 bambine, che vengono costrette a lavorare in condizioni spesso vicine alla schiavitù. Il loro stipendio viene consegnato direttamente ai familiari.

“La fanno passare per una tradizione – spiega Diego Minuti, di AnsaMed – ma l”utilizzo di bambine per i lavori domestici, con il corollario di sfruttamento e violenze che questo fenomeno si porta dietro, era e resta una piaga per il Marocco, che si affanna, soprattutto dopo l”ascesa al trono di Mohamed VI, a cercare di dare di sé una immagine moderna e proiettata verso l”Occidente”.

“È difficile tracciare i contorni numerici di questo problema – scrive ancora Minuti – denunciato di recente anche da Human Rights Watch, perché ancora oggi ogni anno migliaia di bambine vengono mandate, dai loro stessi genitori, a lavorare nelle case della media borghesia marocchina. Spesso il loro pur esiguo stipendio è la sola fonte di sostentamento delle famiglie. Denaro che non vedono nemmeno, perché passa direttamente nelle mani dei genitori. Lo stesso denaro che é anche il vincolo che le impedisce loro di ribellarsi, magari di denunciare quel che subiscono, nel chiuso delle mure delle case che accudiscono sin dall”alba e fino a sera, in un ciclo continuo, che le costringe a restare sempre sigillate in casa, ad eccezione di quando escono per comprare qualcosa per la famiglia”.

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