'Italia, crescono i reati contro i minori. Nell''80% dei casi sono bambine' | Giulia
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'Italia, crescono i reati contro i minori. Nell''80% dei casi sono bambine'

I dati di Terre des Hommes della ricerca "InDifesa". A 360 gradi: dagli aborti selettivi alle mutilazioni genitali, dalle violenze sessuali alle bambine-soldato.

'Italia, crescono i reati contro i minori. Nell''80% dei casi sono bambine'
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10 Ottobre 2012 - 18.14


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‘Roma, 10 ott – Cresce in Italia il numero di reati che vedono i minori nel ruolo di vittime: nel 2011 ne sono stati denunciati circa 4.900 contro i poco piu” di 4.300 dell”anno precedente. E nell”80% dei casi, le vittime sono state bambine. Il dato e” stato sottolineato nel corso della presentazione, al dipartimento per le Pari opportunita”, oggi a Roma, del dossier InDifesa sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo, curato dall”associazione Terre des Hommes.

La ricerca ha affrontato il tema a 360 gradi: dagli aborti selettivi alla mortalita” infantile, dalle mutilazioni genitali al mancato accesso all”istruzione, dallo sfruttamento del lavoro minorile, specie domestico, ad abusi e violenze sessuali, dai maltrattamenti in famiglia ai matrimoni combinati con le spose bambine, dalla tratta dei minori alle bambine-soldato. Ed e” corredato da una serie di richieste, rivolte sia alle istituzioni che alla societa” civile. I promotori dell”iniziativa – intitolata con un efficace gioco di parole InDifesa – chiedono in particolare al governo di farsi promotore della ratifica della Convenzione di Istanbul del Consiglio d”Europa contro la violenza sulle donne e la violenza domestica; alla ministra del Lavoro e a quello della Salute di predisporre un sistema nazionale di raccolta dati sul maltrattamento di bambine e bambini; ai ministri degli Esteri e dell”Integrazione che la cooperazione internazionale punti sull”accesso all”istruzione; al Parlamento di sviluppare l”azione del Segretariato sociale; ai media di darsi regole nuove e chiare per superare ogni stereotipo che possa suonare come discriminatorio.

Di fronte all”esito indesiderato di un”ecografia, sono milioni nel mondo le mamme che abortiscono per non mettere al mondo una figlia femmina o che la lasciano morire appena nata. I Paesi piu” colpiti da questa tragedia sono la Cina e l”India, dove si stima che manchino all”appello almeno 100 milioni di bambine, tanto e” vero che il rapporto fra maschi e femmine, che geneticamente si aggira sui 100 ogni 105, viene ribaltato in 113 maschi ogni 100 femmine e in alcune regioni cinesi e indiane sale fino a 120 ogni 100. A questo dato puo” aggiungersi quello, altrettanto allarmante, dei 9 milioni di bambini con meno di 5 anni che ogni anno muoiono per malattie largamente prevedibili e curabili; e circa la meta” sono bambine. Un particolare tipo di violenza che viene esercitato sul loro corpo e” quello delle mutilazioni genitali femminili, come l”asportazione della punta del clitoride, il taglio delle piccole labbra, l”infibulazione, la cucitura della vagina. Sono calcolate in 3 milioni le ragazze che ogni anno subiscono queste pratiche, diffuse in una trentina di Paesi dell”Africa e del Medio Oriente. In Italia, una ricerca commissionata dal ministero per le Pari opportunita” stima in 35.000 le donne immigrate che le hanno subite, prima di arrivare nel nostro Paese, durante il soggiorno o rientrando temporaneamente nei Paesi d”origine.

Altri dati significativi riguardano i 61 milioni di bambini, di cui il 53% femmine, privi di istruzione; una piaga che interessa soprattutto la fascia dell”Africa sub-sahariana e l”Asia meridionale. Specularmente, si calcolano in 215 milioni le giovani e i giovani dai 5 ai 17 anni costretti a svolgere un”attivita” lavorativa, senza studi e senza giochi: in miniera, in campi devastati dai pesticidi, nelle manifatture con macchinari inquinanti o pericolosi. Le femmine sono il 40% e il 30% delle bambine lavoratrici e” sottoposto a una forma di schiavitu” domestica.

Occhi puntati anche sui matrimoni combinati con le spose bambine, che secondo Terre des Hommes possono essere assimilati ad “abusi sessuali socialmente giustificati sulle bambine, costrette a pronunciare un si” di cui spesso non comprendono nemmeno il significato, strappate ai banchi di scuola e ai giochi d”infanzia”. Ogni anno sono circa 10 milioni le bambine e ragazze minori di 18 anni e 2 milioni quelle inferiori ai 15 anni, che vengono costrette a sposarsi, con punte in Niger, Mali e Bangladesh.

Altro fenomeno scandaloso riguarda le bambine-soldato, che in diversi Paesi rappresenta un”autentica emergenza: secondo le stime ufficiose, sarebbero 250.000 i piccoli combattenti impiegati sia negli eserciti regolari che nei gruppi armati irregolari di 85 Paesi, di cui 120.000 nella sola Africa e 100.000 bambine, pari a circa il 40% del totale. Sottolinea il Garante per l”infanzia, Vincenzo Spadafora: “Le bambine di oggi, nonostante il loro diritto a godere delle stesse condizioni di istruzione, formazione, cura, opportunita” di crescita dei bambini, subiscono specifiche forme di violenza ed abuso che vanno combattute. Sono vittime – ricorda – di una duplice discriminazione: la prima in quanto donne, la seconda in quanto donne di minore eta””.

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