Lina Mangiacapre, cineasta e femminista | Giulia
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Lina Mangiacapre, cineasta e femminista

'Il 24 novembre, a Roma (cinema Trevi) rassegna di film dell''instancabile animatrice culturale, impegnata a valorizzare e far emergere la creatività delle donne.'

Lina Mangiacapre, cineasta e femminista
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17 Novembre 2013 - 13.01


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Per “La sottile linea rosa 3. L’altro sguardo”, Il cinema di Lina Mangiacapre sarà al Cinema Trevi – Cineteca Nazionale domenica 24 novembre. Lina Mangiacapre è stata scrittrice, pittrice e regista sia teatrale che cinematografica. Artista e militante femminista, ha svolto con passione il ruolo di instancabile animatrice culturale, impegnata a valorizzare e far emergere la creatività delle donne. Nel 1970 ha fondato il collettivo femminista napoletano Le Nemesiache, dal 1976 la Rassegna di Cinema delle Donne agli Incontri di Sorrento e nel 1987 il premio “Elvira Notari” alla Mostra del Cinema di Venezia. “Ritornare al pensiero mitico, ritornare a mnemosine riporta la memoria e lo scandalo della differenza, la coscienza e la scissione dalla natura e dal cosmo. L’origine del pensiero filosofico è coscienza tragica della differenza, il mito è quindi il retaggio di un pensiero diverso. La differenza sessuale è posta dall’uomo con la nascita del concetto e con l’uccisione delle amazzoni”, scriveva in Cinema femminile 2.

Durante la giornata del 24 novembre, a partire dalle ore 17, si vedranno Donna di cuori di Luciano Crovato e Lina Mangiacapre (1994, 85’) dove una coppia altoborghese torna nella casa dove aveva vissuto molti anni prima nella speranza di ricostruire un rapporto ormai spento, ma l’arrivo di un giovane sembra innescare un gioco a tre dagli esiti imprevisti. Alle 19 Didone non è morta (1987, 98’): Napoli e i Campi Flegrei diventano lo scenario in cui Didone, la fondatrice di Cartagine, ritorna alla vita per rincontrare ancora una volta il suo grande amore, Enea, e perderlo insieme al suo sogno dell”unità di una civiltà mediterranea. In una dimensione surreale passato e presente si rincontrano in spazi e tempi paralleli. Alle ore 21 la sua opera più celebre Faust Fausta (1991, 96’) tratta dal romanzo omonimo della stessa autrice, che ha anche composto le musiche originali del film. Faust Fausta è una donna con una nuova identità, che sfida i limiti del suo passato.
(Cristiana Paternò)

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