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Verità per Daphne Caruana Galizia

Il Consiglio d'Europa dà 3 mesi di tempo a Malta per chiarire se e come si sarebbe potuto prevenire l'omicidio della giornalista

Verità per Daphne Caruana Galizia
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29 Maggio 2019 - 12.02


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Una relazione indipendente, il tentativo di screditarne l’autore, la fiducia ribadita dall’assemblea del Consiglio d’Europa che dà tre mesi di tempo allo Stato maltese per chiarire se e come si sarebbe potuto prevenire l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

Questo il testo della lettera aperta:


L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha nominato un relatore speciale in materia, Pieter Omtzigt, che ha redatto una relazione dal titolo “L’assassinio di Daphne Caruana Galizia e lo stato di diritto, a Malta e oltre: affinché la verità emerga per intero“. La proposta di relazione e la relativa risoluzione saranno esaminati in occasione della riunione del Comitato per gli affari giuridici e i diritti umani dell’APCE che si svolgerà a Parigi il 29 maggio.
Abbiamo seguito il lavoro dell’onorevole Omtzigt nella sua veste di relatore speciale e riteniamo che il suo mandato e il suo progetto di relazione siano sforzi cruciali per ottenere giustizia su questo caso e perchè sia garantita la responsabilità del governo maltese nel rispettare gli obblighi previsti dalla Convenzione europea dei Diritti (CEDU). Confidiamo pienamente nel lavoro dell’onorevole Omzigt come relatore speciale e consideriamo i tentativi di screditare lui o il suo lavoro come una grave manovra per distogliere l’attenzione dalla sostanza della sua relazione.
Si nota infatti come la relazione evidenzi una serie di gravi perplessità sull’indagine sull’assassinio di Daphne Caruana Galizia, compreso il fatto che nessuno è stato arrestato per aver ordinato l’assassinio, e che l’inchiesta giudiziaria è ancora in corso ed ha esito incerto. Se ne deduce che il rapporto inviterà il governo di Malta a varare un’inchiesta pubblica e indipendente entro tre mesi per chiarire se lo Stato avrebbe potuto prevenire l’assassinio: una richiesta, questa, che abbiamo già ripetutamente avanzato.
I più vasti problemi sistemici in termini di stato di diritto e di controlli e contrappesi democratici sono stati dettagliati nel recente parere della Commissione di Venezia e nella relazione del GRECO su Malta. L’effetto cumulativo di tutto ciò è una situazione francamente allarmante, in particolare per il Consiglio d’Europa e per uno Stato membro dell’Unione Europea.
Vi esortiamo ad agire in buona fede ed in conformità con gli obblighi di ECHR di Malta e a sostenere il mandato e la relazione di Omtzigt. Vi chiediamo inoltre di promuovere in modo costruttivo e senza indugio l’attuazione delle sue raccomandazioni, con gli obiettivi di ottenere giustizia per Daphne Caruana Galizia e di affrontare le assai ampie carenze democratiche identificate a Malta.

Grazie per la vostra attenzione,

(le organizzazioni firmatarie)


Nora Wehofsits, Advocacy Officer, Centro europeo di stampa e libertà dei media (ECPMF)
Rebecca Vincent, Direttrice dell’Ufficio di presidenza del Regno Unito, Reporters Without Borders (RSF)
Sarah Clarke, capo dell’Europa e dell’Asia centrale, ARTICOLO 19
Ricardo Gutiérrez, segretario generale della Federazione europea dei giornalisti (EFJ)
Annie Game, direttrice esecutiva, IFEX
Ravi R. Prasad, direttore di Advocacy, International Press Institute (IPI)
Max Heywood, Responsabile politica e advocacy, Transparency International

 

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