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Nasce 100esperte sport, l'altra faccia della medaglia

Nel database curato da GiULiA e dall'Osservatorio di Pavia apre la sezione dedicata alle donne esperte di sport

Nasce 100esperte sport, l'altra faccia della medaglia
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Luisella Seveso Modifica articolo

8 Maggio 2023 - 16.59


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E’ arrivato il momento di dare voce alle esperte di Sport. Dopo scienziate, economiste, professioniste di politica internazionale, storiche e filosofe, il team di 100esperte  ha deciso di puntare i riflettori sulle donne, come al solito tante, tantissime, che di sport se ne intendono. Donne che lo hanno praticato ad alto livello o che ne hanno studiato la storia, gli aspetti tecnici, medici, sociologici e filosofici. Anche loro, come tutte le altre esperte, fanno però fatica a far sentire la propria opinione in un ambiente notoriamente maschilista.

Secondo la sesta edizione del Rapporto del Global Media Monitoring Project (GMMP), il più ampio progetto di ricerca internazionale sulle donne nell’informazione, le notizie di sport focalizzate sulle figure femminili sono solo il 4%. Fra i professionisti dello sport, le donne hanno visibilità pari solo al 14% rispetto all’86% degli uomini, ma non sono quasi mai interpellate a titolo di esperte. Infine, il Rapporto GMMP, che nel 2020 ha raccolto i dati relativi a 5 diversi tipi di media in 116 paesi del mondo analizzando 30.172 notizie, ha evidenziato che i servizi sportivi dedicati ai problemi di uguaglianza e di disuguaglianza di genere sono solo l’1%, benché lo sport sia il quinto argomento più trattato a livello mondiale.

I dati presentati da Monia Azzalini dell’Osservatorio di Pavia

Una situazione quindi dove è urgente intervenire. La nuova sezione del database 100esperte.it , nato nel 2016 da un’idea delle Giornaliste di GiULiA Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso cui si è affiancata Maria Luisa Villa, e di Monia Azzalini dell’Osservatorio di Pavia (che si è sviluppato grazie alla Fondazione Bracco con il sostegno della Commissione Europea) è stata presentata  il 5 maggio scorso a Milano.

La cerimonia, al palazzo Allianz di Milano,  moderata dal giornalista Alessandro Cannavò, ha visto tra i tanti relatori la senatrice Giusy Versace, ex atleta paralimpica e Vicepresidente della Commissione Cultura, Claudia Giordani, vicepresidente CONI, socia di GiULiA  ed ex campionessa di sci, la presidente  Diana Bracco. Presente anche Andrea Varnier, CEO del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, che ha annunciato che quelli saranno i primi Giochi olimpici  in cui la parità di genere sarà quasi raggiunta, con il 47 per cento di presenze femminili tra gli atleti. 

Diana Bracco, Andrea Varnier, Claudia Giordani, Giusy Versace e Alessandro Cannavò

A portare la loro testimonianza anche Martina Caironi, atleta paralimpica pluripremiata e l’ex pesista Danielle Madam (nella foto di apertura con Marta Dassù, politologa ma anche tennista), ora inserita anche lei nel database delle esperte dello sport accanto ad altre stelle come Josefa Idem, Novella Calligaris, Tania Cagnotto, la stessa Claudia Giordani.

Una bella novità del progetto sono le video interviste a due esperte, Katia Serra, ex calciatrice, e Maria Luisa Garatti, avvocata dello sport e maratoneta, che inaugurano una serie di ritratti che saranno pubblicati sul sito 100esperte, realizzati da Giulia Bertella Farnetti, figlia di Giovanna Pezzuoli, che porterà avanti così l’impegno di sua madre.

Da oggi quindi le prime 33 esperte di sport sono nel database 100esperte.it insieme alle altre 430, i cui profili, contatti e competenze sono a disposizione di chi le volesse interpellare.  Come ormai si sa, l’accesso al database è libero e gratuito, le esperte presenti hanno un curriculum di altissimo livello, certificato da istituti di ricerca e università. Per le sportive un comitato scientifico ha realizzato una selezione che risponde a criteri molto rigorosi, riportati nel sito. Un aspetto importante di questo nuovo gruppo è la presenza di professioniste e ex atlete paralimpiche, che possono portare la loro esperienza e uno sguardo nuovo su questioni poco affrontate come quella della disabilità e dell’inclusione.

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