Raccontare la violenza di genere, un contest fotografico per giornalisti | Giulia
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Raccontare la violenza di genere, un contest fotografico per giornalisti

La presentazione ufficiale di "Oltre la Cronaca: Uno Sguardo Etico sulla Violenza di Genere" ha visto in modo corale la presenza di Istituzioni e Associazioni nazionali, tra le qualui GiULiA Giornaliste

Raccontare la violenza di genere, un contest fotografico per giornalisti
da sinistra, Bessone, Pedrabissi, Carapellese, Clancy, Amadasi, Ramunno, Bersani, Tuzzo
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27 Maggio 2024 - 18.30


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L’Associazione della Stampa Emilia-Romagna (ASER), in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità, ha lanciato ufficialmente il Premio Fotografico “Oltre la cronaca: uno sguardo etico sulla violenza di genere”, che si terrà nel corso del 2024 e avrà il suo epilogo il 25 novembre. 

Il premio è dedicato a tutti gli iscritti all’Ordine dei giornalisti e agli studenti di giornalismo, e vuole aprire un dibattito sulle alternative possibili di rappresentare fotograficamente una notizia sulla violenza di genere. Non c’è un giusto o sbagliato c’è solo la volontà di mettere insieme delle idee nuove che possano essere di ispirazione per i colleghi che all’interno delle redazioni scelgono le immagini da accompagnare a queste drammatiche notizie.

“Tra i compiti statutari dell’Aser figura – ha dichiarato Paolo Maria Amadasi, Presidente Aser – anche la promozione di iniziative per una sempre migliore valorizzazione della professione giornalistica. Un premio come questo ci aiuta anche per promuovere l’unità fra i giornalisti.  Con un’attenzione ai fotografi che hanno il compito di raccontare attraverso un’immagine. Un compito di grande responsabilità e molto più impegnativo di quanto possa sembrare.”

Vera Bessone, ideatrice del progetto Commissione Pari opportunità Aser, è convinta del fatto che ci sia un gap: ci sono molte regole che insegnano ai giornalisti come scrivere, ce ne sono di meno che danno indicazioni su come illustrare correttamente una notizia. Il premio vuole essere l’inizio di un percorso che cominci a colmare questo divario.  

“Credo sia importante dare visibilità a questa iniziativa che risponde alla necessità di combattere la violenza di genere anche sul piano della narrazione e della rappresentazione: come sappiamo le violenze e i femminicidi non sono singoli episodi di cronaca, – dichiara Emily Marion Clancy, vicesindaca Comune di Bologna – ma parte di una cultura che passa anche da racconti che normalizzano l’autore e immagini vittimizzanti delle donne.”

“La crescente sensibilità verso questo tema ha ottenuto il sostegno di numerose istituzioni e aziende – ha dichiarato Dora Carapellese, Presidente CPO Aser – permettendo di ampliare ulteriormente la risonanza del contest fotografico. Tra i sostenitori figurano l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), l’Associazione Italiana Reporters Fotografi (AIRF), l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, l’Associazione nazionale Giulia giornaliste.

A cui si aggiungono QN, Il Resto del Carlino e Luce, Legacoop Emilia Romagna e Bologna. Inoltre, il progetto gode del supporto  di associazioni locali come La Bologna delle Donne e Donne Rimini.

Grazie a questi contributi è stato stabilito il primo premio di euro 1500 per la categoria degli iscritti all’Ordine dei giornalisti, euro 500 per il premio speciale per gli iscritti al sindacato Aser.”

Serena Bersani, presidente dell’Associazione Giulia (Giornaliste Unite Libere Autonome), ha sostenuto il progetto fin dalle sue fasi iniziali, riflettendo l’impegno dell’associazione nei confronti dei temi della violenza e della discriminazione di genere. 

Un ruolo di GiULiA Giornaliste è importante sul nostro territorio, basti pensare al contributo fattivo dell’Associazione alla stesura del Manifesto di Venezia dedicato ad una corretta informazione sulla violenza di genere e contro ogni forma di discriminazione attraverso le parole e immagini. Come ha ricordato Mara Pedrabissi, presidente CPO Fnsi, sottolineando il fatto che il Manifesto ha il grandissimo merito di aver indicato una via che poi è stata accolta anche nel Testo Unico dei Doveri del Giornalista (dunque non più solo “indicazione” ma vincolo deontologico).

Tra i presenti anche Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei giornalisti Emilia Romagna e Adriana Tuzzo, consigliera AIRF (Associazione Nazionale Reporters Fotografi). Tutti d’accordo sull’utilità di questo premio, auspicando che stimoli un vivace dibattito tra i colleghi. Come lettori, potremo constatare il risultato desiderato attraverso le notizie che leggeremo sui giornali. 

Dettagli per partecipare

Il premio è rivolto a tutti gli iscritti all’Ordine dei giornalisti e agli studenti delle scuole di giornalismo.
La scadenza per la partecipazione è fissata al 30 settembre pv.

La cerimonia di premiazione si terrà il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere.

Per ulteriori informazioni e per partecipare, visitate il sito www.aser.bo.it

Per ulteriori informazioni: Associazione della Stampa Emilia-Romagna (ASER) Strada Maggiore 6, 40125 Bologna (BO) https://www.aser.bo.it

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