Il Canto dell'Acqua Alta. Per Venezia e i veneziani | Giulia
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Il Canto dell'Acqua Alta. Per Venezia e i veneziani

Femminista, poeta, drammaturga, giornalista. Veneziana. Antonella Barina in questi giorni ha raccontato sui social il dramma della Laguna, ma nei suoi scritti era stata profetica...

Il Canto dell'Acqua Alta. Per Venezia e i veneziani
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Antonella Barina Modifica articolo

16 Novembre 2019 - 15.10


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“ACQUA ALTA? Tre giorni senza luce, senza internet, senza televisione, ovvio anche senza riscaldamento, elemosinando corrente per il cellulare nell’unico bar aperto qualche ora. Oggi sono riuscita a comprare l’acqua minerale da Majer che stava facendo la conta dei danni (col cavolo che bevo dall’acquedotto). Senza gas: oggi una scout (Giulia) mi ha portato una pastasciutta calda, per il resto ho mangiato Boeri e ho finito il San Martino che mi hanno regalato”.
“Ah, dimenticavo: tutto il pianoterra allagato (più di metà casa) con libri e carte che nuotavano insieme a me nel buio (fanculo alla memoria, tanto mi avevano già distrutto tutto). Gatti in salvo. Ho scritto qualcosina. Probably frigo, lavatrice, ecc. andati, oggi elettricisti (privati) mi hanno fatto un impianto volante per il piano di sopra, perché io sono fortunata: ho il piano di sopra. Le esperienze limite – ne resto convinta – fortificano”.

Così su Facebook Antonella Barina ha raccontato queste ore. Ma nei suoi scritti e nelle sue poesie era stata premonitrice. Ecco una lirica tratta dal Canto dell’Acqua Alta:

L’ACQUA ALTA
CHE COS’E’
E’ SOLO LA SABBIA
DELLA NOSTRA BABILONIA

Canto dell’Acqua Alta
(anno 2000, non più in commercio, pdf completo in:
http://www.autoeditoria.it/2000/acqualta.html).

(nella foto l’introduzione all’opera)

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