La ricerca è sempre più rosa, raddoppiate in un anno le "cervellone" | Giulia
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La ricerca è sempre più rosa, raddoppiate in un anno le "cervellone"

'Ma c''è ancora molto da fare. Su 371 brevetti prodotti dai 20 migliori ricercatori italiani all''estero, solo 16 hanno come autrice principale una donna'

La ricerca è sempre più rosa, raddoppiate in un anno le "cervellone"
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30 Novembre 2011 - 17.05


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‘Roma, 30 nov – Avanza la ricerca in ”rosa”. In un solo anno il numero delle donne nella lista dei 50 migliori cervelli italiani al mondo e” raddoppiato, ma ancora c”e” molto da fare per valorizzare le donne che decidono di dedicare la vita alla ricerca restando in Italia e producendo anche ricchezza economica per il Paese, in termini di brevetti. Nei laboratori, infatti, il gentil sesso vive una vita ”da mediano”: e” molto forte la presenza femminile nei team che portano alla luce scoperte e brevetti, ma e” ancora scarsa la presenza nel ruolo di team leader o detentrici di brevetto, senza contare la forte disparita” esistente dal punto di vista economico con i colleghi maschi. Su 371 brevetti prodotti dai 20 migliori ricercatori italiani all”estero, nei team di studio di 225 progetti (il 65%) hanno lavorato ricercatrici, mentre solo 16 hanno come autrice principale una donna. I 225 progetti a cui hanno contribuito le ricercatrici valgono oggi 503 milioni di euro e, in una proiezione a venti anni, il loro valore salira” a poco piu” di un miliardo di euro. I 16 brevetti ”rosa”, poi, hanno sviluppato un valore economico pari a 74 milioni di euro come valore attuale e tra venti anni la cifra salira” a 173 milioni di euro. E” quanto emerge da uno studio dell”Istituto per la Competitivita” (I-Com) presentato oggi dalla Fondazione Lilly in occasione dell”iniziativa ”La Ricerca in Italia: un”Idea per il Futuro”, durante cui la Fondazione premia con una borsa di studio del valore di 360 mila euro il progetto di una giovane ricercatrice o ricercatore affinche” continui a lavorare in un centro italiano. La borsa di studio andra” per il terzo anno di seguito a una donna, che se l”e” aggiudicata per il suo progetto selezionato da centri di eccellenza stranieri attraverso un sistema totalmente basato sulla peer review. “Dal monitoraggio della lista dei Top Italian Researchers abbiamo osservato che nel giro di un solo anno, tra il 2010 e il 2011 – afferma Concetto Vasta, direttore generale Fondazione Lilly – il numero delle ricercatrici e” raddoppiato passando da 2 a 4. I numeri mostrano che quest”ambito professionale e” ancora saldamente nelle mani degli uomini ma l”aumento della presenza femminile e” un segnale importante, al quale anche la Fondazione Lilly contribuisce con la sua borsa di ricerca annuale, uno strumento che ha l”obiettivo di alimentare la ricerca in Italia, contrastando il fenomeno della fuga dei cervelli”. Oggi la Fondazione Lilly, insieme alla Fondazione Cariplo, assegna la borsa di ricerca nella terza edizione del Premio ”La Ricerca in Italia: un”Idea per il Futuro”, sul tema ”Nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer”. Il progetto vincitore e” di Chiara Cerami, 32 anni palermitana, assegnista di ricerca e consulente neurologa all”Universita” Vita-Salute e Istituto scientifico San Raffaele di Milano. (adnkronos)’

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