Il diritto alla salute: un centro per donne a Cosenza | Giulia
Top

Il diritto alla salute: un centro per donne a Cosenza

'Un centro di senologia in provincia di Cosenza voluto dall''associazione Le donne scelgono. Obiettivo, la prevenzione. Che deve essere un diritto, non un privilegio.'

Il diritto alla salute: un centro per donne a Cosenza
Preroll

Redazione Modifica articolo

25 Gennaio 2012 - 22.59


ATF

In un Paese in cui assistiamo a tagli sociali in assenza di equità, al perdurare delle disparità uomo-donna, ad una mutazione dei valori, l’ Associazione vuole adoperarsi affinché prevalga il primato dei diritti e degli interessi della comunità rispetto a quelli dei singoli.

La nostra Associazione per dare un contributo alla lotta al cancro della mammella sta realizzando a Fiumefreddo Bruzio (CS) un centro di senologia finalizzato alla diagnosi precoce del tumore mammario.

Le donne verranno a Fiumefreddo non solo per il bisogno di prevenzione ma anche per ritrovare il piacere di scoprire nel borgo i vicoli e le sue piazze.

Si vogliono promuovere rapporti collaborativi con le associazioni femminili (come “se non ora quando” ….) e con quanti lavorano nel territorio sui temi dei diritti delle donne e della legalità (“libera da sud”…) .

L’Associazione si propone di fornire i livelli di eccellenza nel campo della diagnosi dei tumori della mammella in una regione con lunghe liste di attesa.

L’obiettivo è di mettere a disposizione delle donne una struttura dedicata alle malattie del seno che soddisfi il bisogno ed il diritto alla prevenzione evitando il peregrinare da uno specialista all’altro.

La presente proposta tende ad intervenire, in un territorio a forte migrazione sanitaria, affinché il cancro della mammella possa essere contrastato attraverso un percorso specifico di anticipo diagnostico che faciliti l’accesso delle donne ai servizi di diagnosi precoce.

L’Associazione fedele alla sua “politica” di trasparenza non ha fatto richiesta di immobili alle amministrazioni comunali proprio per conservare la propria autonomia.

Sarà una sfida difficile non subire possibili contagi e strumentalizzazioni ma è una sfida che appassiona i volontari dell’associazione sicuri di fornire un servizio di cui la collettività femminile ha necessità e bisogno affinché la prevenzione del cancro della mammella sia un diritto e non un privilegio.

Un progetto che vuole essere autosufficiente senza alcuna volontà di chiedere contributi e/o sovvenzioni ad un ceto politico che, quando non colluso è contaminato dalla continuità perlomeno culturale con il sistema della illegalità.

Le donne scelgono

Native

Articoli correlati