Donne con lavori da uomini. Un film le racconta | Giulia
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Donne con lavori da uomini. Un film le racconta

Maria e altre cinque donne sono le protagoniste del documentario "A casa non si torna" di Giangiacomo De Stefano e Lara Rongoni. Con un cameo di Franca Rame

Donne con lavori da uomini. Un film le racconta
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11 Marzo 2012 - 15.34


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‘Bologna, 11 mar – Oggi la cooperativa edile per cui lavora e” come se fosse la sua azienda. E oggi in ufficio ha un bagno tutto suo. Anche quello se l”e” conquistato col sudore e l”orgoglio, Maria Tarozzi. A quasi 58 anni e” la capocantiere della Cesi di Imola (forse unica donna in quel ruolo in Italia) ed e” li” che, giovane ragazza-madre, ha cominciato come manovale. ””Era il 10 novembre 1980, e sulla corriera per andare al cantiere c”erano 49 uomini e io””. Maria e altre cinque donne sono le protagoniste del documentario [b]A casa non si torna[/b], che racconta di donne che fanno lavori da uomini, con un cameo di Franca Rame a inizio e fine film.

Opera seconda di Lara Rongoni e Giangiacomo De Stefano, soci della Sonne Film di Imola (Bologna), il documentario sara” presentato per la prima volta il 4 aprile a Bologna. Ci sara” anche Susanna Camusso, numero uno della Cgil e altra mosca bianca nel mondo del lavoro. Nel frattempo sul sito del Fatto quotidiano si puo” vedere la versione cross mediale, selezione di clip in cui e” la spettatrice a scegliere cosa vedere e in quale ordine.

Nella versione standard di un”ora si racconta il mondo di chi, per scelta o per bisogno, si trova a fare un lavoro che non e” il suo. Piu” duro, faticoso o solo anomalo. Semplicemente un mestiere da sempre pensato al maschile. Eppure capita che a guidare il camion ci sia Simonetta, 34 anni e una figlia di 2 che l”aspetta a casa. Latifa invece lavora come spazzina e viene dal Marocco, dove faceva la parrucchiera. Il mondo di Michela e” il palcoscenico o il set dei cinema dove armeggia tra fili e luci facendo l”elettricista. Piu” ballerina la vita di Licia, che si divide tra piu” lavori pur di difendere la sua passione: scavare a caccia di reperti archeologici. Durissima per Maria, che ricorda ancora ””il male alle ossa”” che facevano i sacchi di cemento da 50 chili sulle spalle.

Tasselli di vita, fatica e orgoglio che gli autori del documentario hanno mostrato quasi spiando sul campo le sei donne, che lavorano tutte in Emilia-Romagna. Tra loro si muove Franca Rame, con estratti dello spettacolo [b]Tutta casa, letto e chiesa[/b] e la chiacchierata finale con alcune protagoniste, sul divano di casa sua. E” all”attrice che si deve il titolo del documentario: era lo slogan coniato negli anni ”70 contro gli scioperi della Fiat. Anni di battaglie sindacali, di crisi e di donne licenziate. Oggi le chiamano precarie, e” cambiato solo questo.’

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