‘Roma, 21 giu – Implementare i servizi per le dipendenze dedicati alle donne, superare ogni discriminazione di genere, rafforzare questi interventi soprattutto nei Paesi dell”aerea del Mediterraneo, creare dei Focal point nazionali in ogni paese per affrontare queste tematiche Questi tra gli argomenti principali trattati nel secondo incontro del progetto Dadnet supportato dal Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega e” affidata al ministro per la Cooperazione Internazionale e l”Integrazione, Andrea Riccardi, che si e” concluso oggi presso la sede della Fao a Roma.
Grazie al progetto Dadnet, realizzato in collaborazione con l”Istituto delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (Unicri), sono in preparazione delle linee guida dedicate alle donne basate su studi e ricerche per approfondimenti sulle tematiche di genere; quest”ultime sono rivolte sia alle ragazze/donne che non hanno avuto contatti con le droghe ma risultano particolarmente vulnerabili, sia alle donne che hanno gia” avuto problemi di dipendenza. La conferenza ha offerto inoltre la possibilita” di capire come le donne considerate “problematiche” ancora oggi nel nuovo millennio facciano fatica a essere assistite nella cura e nel proprio malessere fisico e psicologico. A distanza di un anno dalla prima conferenza, l”obiettivo della due giorni dedicata alle donne e” stato quello di condividere i primi risultati del progetto e discutere le strategie future, soprattutto dopo l”approvazione della risoluzione pensata dall”Italia e presentata dall”Unione Europea lo scorso marzo a Vienna e sottoscritta all”unanimita” dalle Nazioni Unite: “Promuovere strategie e misure che soddisfino le esigenze specifiche delle donne nel contesto di programmi di riduzione della domanda di droga e delle strategie di riduzione del danno”, che dara” nuovo impulso alle politiche internazionali in materia di genere.
Le esperte nazionali e internazionali presenti al meeting hanno proposto degli approfondimenti sul lavoro svolto durante l”anno per la prevenzione, il trattamento e il recupero specificamente rivolti al genere femminile. Inoltre i dati illustrati hanno evidenziato come nell”ambito del consumo di sostanze nelle ragazze in Italia, in un”eta” compresa tra i 15 e i 19 anni, sia salito in modo preoccupante l”abuso di farmaci non prescritti. “Il Dipartimento Politiche Antidroga – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – ha promosso e finanziato questo progetto, chiedendo la collaborazione a due partner come Unicri e l”Unodc che possono offrirci un punto di vista globalizzato, piu” ampio proprio perche” internazionale. Siamo convinti infatti che affrontare il problema di genere da diversi punti di vista sia estremamente importante. Vale la pena ricordare che le donne hanno sempre avuto un fattore di resistenza all”addiction maggiore rispetto agli uomini, contando su una resilienza che le ha sempre contraddistinte e che, invece, stanno perdendo negli ultimi tempi mostrando interesse verso delle sostanze tipicamente di uso maschile come la cocaina. Stanno, insomma, colmando un divario nel consumo. Credo che proprio attraverso Dadnet possiamo avere uno strumento in piu” utile per capire e prevenire questo pericoloso cambiamento. Le donne al pari e forse piu” degli uomini, vanno sostenute e supportate nelle loro scelte di salute con un”offerta attiva di percorsi di cura e riabilitazione precoci ed efficaci”.
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