Campagna anti-molestie sessuali in Egitto | Giulia
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Campagna anti-molestie sessuali in Egitto

Da uno studio condotto dal Centro egiziano per i Diritti della Donna, l'80% subisce molestie ma poche le denunciano

Campagna anti-molestie sessuali in Egitto
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23 Agosto 2012 - 00.50


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Il Cairo, 22 agosto – Comportati da uomo e difendi la donna, anziché molestarla. E’ solo uno degli slogan delle varie campagne che sono state lanciate negli ultimi tempi in Egitto, in particolare in occasione dell’Eid al-Fitr (tre giorni di festeggiamenti per la fine del Ramadan), per ridurre i casi di molestie sessuali contro le donne. Nel dopo-Mubarak, si legge sul sito web della tv Al-Arabiya, sono nate campagne di sensibilizzazione come “Le ragazze egiziane sono intoccabili” e “Trattieniti, molestatore!”, che vedono coinvolti volontarie e volontari per le strade del Cairo impegnati a dare la caccia ai molestatori e consegnarli alla polizia. Da uno studio condotto dal Centro egiziano per i diritti della donna, emerge che l’80% delle donne in Egitto subisce molestie di vario genere, ma solo una minima parte di esse denuncia il fatto alle autorità competenti.
La gravità del fenomeno ha ispirato anche il film denuncia 678 che punta il dito soprattutto sull’incremento massiccio delle molestie e degli stupri di gruppo. Secondo Muna Ezzat dell’associazione Donna Nuova, sono molte le ragioni che sottendono a questa escalation, in particolare “la bassa considerazione verso le donne e la complicita” della societa”, che non si indigna quando una donna viene molestata”. Ma la causa principale e” “il totale disinteresse dello Stato. Non esiste alcun testo o legge che condanni le molestie sessuali – ha spiegato Ezzat – e inoltre la sicurezza non interviene, ad esempio se una donna subisce molestie sui mezzi pubblici”.
Già nel 2009 Donna Nuova “aveva chiesto una legge che condannasse le molestie e gli stupri”, ma a tutt’oggi nulla è stato fatto, ha aggiunto. Vi è poi un altro aspetto, ossia quello religioso. “La religione condanna le donne per come si vestono, ma bisogna sapere che le donne velate sono quelle che subiscono il maggior numero di molestie”, ha sottolineato l”attivista, ricordando come, “secondo molti studi, le molestie sessuali si consumano in generale sul posto di lavoro e per strada e non hanno alcun legame particolare con il tipo di abbigliamento”.

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