Piemonte, un lavoro alle donne che hanno subìto violenza | Giulia
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Piemonte, un lavoro alle donne che hanno subìto violenza

All'attivo 17 progetti per 277 persone che usufruiranno dei fondi europei che la regione ha destinato loro. In tutto stanziati 2 milioni e 800 mila euro

Piemonte, un lavoro alle donne che hanno subìto violenza
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12 Settembre 2012 - 23.29


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‘Torino, 12 set – ””Un intervento concreto del Piemonte a favore delle vittime di violenza: 277 donne seguiranno percorsi di inserimento lavorativo qualificato o di reinserimento nel mercato del lavoro, realizzati da associazioni attive sul territorio piemontese, grazie ai fondi europei che la regione Piemonte ha destinato loro””. Lo annuncia l”assessora regionale alle Pari opportunita”, Giovanna Quaglia, a proposito dell”approvazione di ulteriori risorse a favore del bando per la realizzazione di interventi integrati e personalizzati, servizi di formazione orientativa e tirocini di inserimento lavorativo per le donne che hanno subìto violenza. “La misura attivata – spiega Quaglia – si e” rivelata di interesse per le operatrici e gli operatori pubblici che lavorano a favore dell”inclusione socio-lavorativa delle vittime di violenza. Le prime risorse stanziate, pari a un milione mezzo di euro, non sono state sufficienti a completare la graduatoria dei progetti ammissibili. Per questo motivo la Giunta regionale ha deciso di stanziare ancora 1 milione e 300 mila euro, sempre provenienti dai fondi europei del Por-Fse, per poter finanziare tutti i 17 progetti ammessi in graduatoria. Si tratta di interventi che rispecchiano la solidita” delle reti attivate in questi anni sul territorio; da qui la volonta” di premiare l”impegno di molte associazioni che da anni operano in collaborazione con le istituzioni locali e con i centri per l”impiego””. “Anche alla luce dei dati purtroppo ancora allarmanti diffusi di recente dall”Osservatorio nazionale sullo stalking – conclude l”assessora – e” fondamentale riuscire ad intervenire concretamente e in modo trasversale a favore di donne che, a causa di un”esperienza cosi” profondamente negativa, hanno ora a disposizione un”occasione importante di riscatto nei confronti della propria vita””.’

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